I principali contendenti al titolo nel 2021, Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia, si sono rincorsi per tutto il fine settimana. Il pilota del Ducati Lenovo ha superato in tre sessioni il portacolori del Monster Energy Yamaha, ma chi ha il ritmo più incalzante?
UNA RIVALITÀ RINNOVATA
Sono stati i piloti di spicco per tutto il fine settimana e alla vigilia della gara il panorama non sembra mutare. Sia Quartararo che Bagnaia hanno registrato un importante passo da gara ma il campione del mondo è stato il vero protagonista.
El Diablo attualmente detiene il record sul giro a Jerez da 1:37.770 impostato al suo ottavo giro nella gara dello scorso anno, prima che la sindrome compartimentale lo rallentasse. E con le stesse gomme usate nel 2021, dopo che il responsabile Motorsport Michelin Piero Taramasso ha confermato che l'anteriore duro portato quest'anno a Jerez è lo stesso dell'anno scorso, il francese è molto più avanti rispetto ai rivali.
Il francese ha percorso non meno di 14 giri sotto la soglia dell'1:38 con la gomma media posteriore da gara nelle FP3 e FP4. È stato anche più veloce rispetto al ritmo stabilito dal record sul giro grazie ad una notevole performance di 26 giri affrontati con la gomma posteriore nonostante le basse temperature di questa mattina.
Bagnaia, nel frattempo, è stato in grado di registrare solo sei giri sotto l'1:38 con una gomma media al posteriore. Il piemontese ha però dimostrato di avere altri punti forti. In primo luogo, proprio come ha fatto Quartararo nella FP3, Pecco è stato in grado di tenersi ad un decimo dal record sul giro completando 23 giri. In secondo luogo, con le temperature più calde trovate per la FP4, è stato in grado di eguagliare il ritmo di Fabio per i primi otto o nove giri prima che il suo ritmo calasse leggermente. In fine, ma non per questo meno importante, scatterà dalla pole position. Con una buona partenza e un accurato uso dell'holeshot, allora Bagnaia ha tutte le possibilità di far fronte al ritmo incalzante impostato dal campione del mondo.
NON FARE SCONTI AD ALEIX
Aleix Espargaro e l'Aprilia sono sulla cresta dell'onda in questo momento. La fiducia non è mai stata così alta per la casa di Noale ed è facile capire perché. In tutti gli appuntamenti disputati fino ad ora nel 2022, la RS-GP è stata competitiva.
Il veterano spagnolo è stato probabilmente l'uomo più impressionante nelle FP4, poiché ha stabilito un paio di giri in 1:37.9 con 19 giri affrontati con la media posteriore. Aggiungiamoci altri tre passaggi sul 1:37 registrati all'inizio delle FP3 di sabato mattina e diventa improvvisamente chiaro perché Quartararo ha indicato Aleix come una seria minaccia per la vittoria a Jerez.
POTENZIALI OUTSIDER
Ci sono una manciata di piloti da tenere d'occhio che, nonostante partano indietro, non vanno trascurati. In primo luogo, Joan Mir. Il campione del mondo nel 2020 ha registrato tre giri sotto l'1:38 sabato migliorandosi in un 1:37.8 con gomme che avevano già superato 17 giri nelle FP3. Il maiorchino ha spiegato sabato si sentirsi di avere maggiore margine in vista della gara.
Così come abbiamo visto fino ad ora nel corso del 2022, il punto debole di Maverick Viñales (Aprilia Racing) sono ancora le qualifiche che ostacolano le sue possibilità di battersi per le prime posizioni. Ma, ancora una volta, ha mostrato un ritmo incalzante eguagliando il suo compagno di squadra con passaggi sul 1:37 raggiungendo persino 1:37.9 nella FP4, con le temperature più alte, contando su una gomma posteriore da 22 giri. Quindi, come lui stesso ha sottolineato più volte, la partenza è assolutamente vitale per l'ex pilota Yamaha.
Infine, c'è una coppia di piloti Ducati da osservare con attenzione. Il debuttante Marco Bezzecchi ha impressionato per tutto il fine settimana e, dopo aver superato la Q1 assicurandosi il via dall’ottava casella, ha costruito la base per una gara memorabile. Il pilota del Mooney VR46 ha incasellato tre giri sul 1:37, impostando un ritmo da record nelle FP3 con una media posteriore con già 19 giri percorsi. L'altra Ducati da tenere d'occhio è quella di Jorge Martin (Pramac Racing). Nonostante non sia riuscito a trovare un giro sotto l'1:38, lo spagnolo si trova a mezzo secondo dal record sul giro di Quartararo del 2021 nelle FP4 fatta con una gomma posteriore da 27 giri. Cercherà di fare ammenda dopo una qualifica frustrante.