A vincere il GP d’Olanda è stato un pilota che, appena arrivato, prevedeva un fine settimana nel quale difendersi, nel quale ha iniziato con due cadute ad alta velocità nella prima giornata di prove.
Marc Marquez (Ducati Lenovo Team) ha stupito tanti e forse anche se stesso, dunque. Ad Assen ha ottenuto il suo successo numero 68 nella classe regina, una cifra che lo ha portato alla pari con Giacomo Agostini, un gigante da 15 titoli iridati nelle diverse classi. Mica male.
Al secondo posto, dietro allo spagnolo, Marco Bezzecchi, che con i colori Aprilia Racing è riuscito a mettere sul podio una non-Ducati. Il romagnolo ha seguito il numero 93 da vicino per gran parte della gara, ma nel momento decisivo non è riuscito a sferrare l’attacco. Ha tagliato il traguardo con 6 decimi di ritardo e davanti all’altro asso del Ducati Lenovo Team, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team).
Di seguito le dichiarazioni post gara dei tre, insieme a quelle di altri piloti della MotoGP™.
Marc Marquez
“Pare che quest'anno vinciamo sui circuiti per noi più difficili e commettiamo errori nelle mie piste preferite”, l’analisi dello spagnolo. “A parte questo”, ha aggiunto riferendosi al GP di Assen, “sono super felice perché nonostante non fossi il più veloce in pista sono riuscito a gestire la gara”.
“L’inizio del weekend”, ha ammesso riferendosi ai due voli di venerdì, “è stato molto difficile”.
Nella gara di domenica “mi sono difeso da Marco (Bezzecchi, ndr) nel miglior modo possibile. Sapevo che lui era più efficace nelle curve 11 e 12, veloci ma anche strette. Se sei sulla traiettoria giusta, quindi, chi segue non può attaccarti. Nelle frenate ero forte e sono riuscito a difendermi bene”.
La soddisfazione dello spagnolo è comunque limitata: “Non sono felice al 100% perché mio padre mi ha appena detto che Alex si è infortunato”.
Il più giovane dei fratelli Marquez, secondo nella corsa al titolo, è finito a terra al sesto giro mentre era impegnato in un corpo a corpo con Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing) per il quarto posto. Ne è uscito con una frattura alla mano sinistra.
Marco Bezzecchi
"Non ricordo nemmeno quando è stata l'ultima volta che ho fatto un doppio podio sabato e domenica. Non potrei essere più felice di così. Finalmente una qualifica decente, un podio ieri e un podio oggi. Sono davvero felice. Nella gara di oggi sono stato sempre vicino a Marc. Non me l’aspettavo. Quando ero lì mi son detto: perché non provare a stargli vicino?”
Nel giro di rientro, a gara finita, l’italiano è finito a terra senza conseguenze. “Ho visto un commissario con una bandiera italiana e volevo prenderla. Ma quando mi sono fermato ho nota che era piena di autografi e non gliela voleva portare via. Ho perso la concentrazione, ho perso l'equilibrio e sono caduto. Poi il commissario mi ha aiutato a ripartire. Così gli ho restituito la bandiera".
Francesco Bagnaia
“Per la prima volta quest’anno ero quello col ritmo migliore”, ha affermato il numero 63. “È successo per tutto il weekend, dove sul passo sono stato tra i più forti insieme a Marco (Bezzecchi, ndr). In gara è andata come al solito. Le difficoltà sono sempre le stesse. Nei primi giri riesco a lottare e attaccare, ma a metà gara avverto un leggero calo. Nel finale mi riprendo e torno a essere veloce”.
"Marc sta facendo un lavoro fantastico con questa moto. Io invece fatico a trovare un equilibrio, sapendo com'era quella dell'anno scorso. Sono in difficoltà, ma stiamo lavorando. Per il secondo weekend consecutivo nei primi giri sono stato in grado di lottare e attaccare".
Maverick Vinales
Lo spagnolo del team Red Bull KTM Tech3 ha chiuso il GP d’Olanda al quinto posto dopo essere scattato dalla decima casella dello schieramento: “Ho ancora molto da imparare con questa moto”, ha ammesso. “Dal 10° al 17° giro però ho avuto un ottimo ritmo. Ero veloce e chi mi precedeva non riusciva a distanziarmi. Poi ho avuto un notevole calo della gomma posteriore e non sono più riuscito a spingere. Ci ho provato, ma non ce l'ho fatta".
Somkiat Chantra
Il rookie thailandese targato Idemitsu LCR Honda ad Assen è finito per la prima volta a punti: “Voglio ringraziare Aleix (Espargaro, tester Honda in pista come sostituto dell’infortunato Luca Marini nel box ufficiale del marchio giapponese, ndr), perché in gara mentre lo seguivo mi ha insegnato diverse cose che mi hanno fatto cambiare il mio stile di guida e i punti di frenata. La differenza è stata notevole”.
“Finalmente abbiamo ottenuto un punto. Ora dobbiamo continuare a spingere e cercare di ottenerne di più”.
Raul Fernandez
Da qualche GP il 24enne del Trackhouse MotoGP Team ha rialzato la testa, sulla scia di un avvio di stagione complicato. In Olanda per lui l’ottava posizione finale. Che lo fa sorridere.
“Stiamo facendo un buon lavoro, sono davvero contento per il team. Trackhouse mi ha aiutato in un momento chiave. All'inizio della stagione mi trovavo in una situazione particolare, non mi divertivo ed era frustrante, perché non riuscivamo a trovare un modo per essere veloci. Dal test di Jerez e dal GP di Francia abbiamo fatto bene, sempre nei primi dieci. Oggi la gara è stata buona. All’inizio, con la posteriore media, difficile. Ma il ritmo è stato buono”.