Come ha affermato Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) dopo il successo nel Gran Premio d’Italia Oakley, quella di domenica scorsa non è stata una vittoria solo sua, ma di tutta la VR46 Academy, di cui è parte insieme ad altri assi della top class e delle altre categorie.
E come dargli torto: al Mugello i due piloti del Mooney VR46 Racing Team, Marco Bezzecchi e Luca Marini, hanno conquistato la prima fila in qualifica e hanno terminato la gara fra i primi sei.
Il riminese è stato protagonista di un episodio che non accadeva dal 2008: da 14 anni, infatti, due rookie non conquistavano le primissime posizioni in griglia. Quella volta, in Qatar, erano stati Jorge Lorenzo e James Toseland. Mentre sabato scorso Bezzecchi è stato preceduto in qualifica solo da Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing MotoGP™). Il quinto posto in gara del numero 72, inoltre, lo consolida in cima alla classifica degli esordienti in questo 2022.
Per Marini, invece, il miglior risultato di sempre sull’asciutto con il sesto posto ottenuto domenica. Alla sua terza partenza in prima fila in MotoGP™, si sta affacciando davanti in piena coerenza con la filosofia dei piccoli passi che ha contraddistinto la sua carriera.
Proprio il numero 10, che in passato è stato in lotta per il titolo nella classe intermedia, ha descritto il ruolo di Valentino Rossi nel box e da bordo pista. Il nove volte iridato era presente al Mugello per la cerimonia di ritiro del numero 46, avvenuta nella giornata di sabato di fronte ai tifosi italiani accorsi per l’occasione. E ne ha approfittato per passare ai raggi-x i suoi pupilli.
"Vede tutto quello che succede in pista, con l’occhio di chi ha guidato queste moto fino all'anno scorso. Conosce le gomme, per esempio. Nessuno degli altri coach ha questo bagaglio. Quindi può capire tutto quello che succede, per esempio come si comporta una moto in entrata o uscita di curva. Oltre alle traiettorie, ovviamente, ma quelle sono chiare per tutti. Lui può capire come si comporta la moto e cosa fa il pilota in sella. Quindi dà molti feedback”.
“In pista, queste cose noi ovviamente le vediamo negli altri piloti. Ma lui le osserva dall’esterno, è una cosa speciale. Ed è incredibile. È impossibile per le altre persone fare commenti come i suoi. Anche per il miglior coach, incluso Idalio [Gavira], che secondo me è il migliore di tutti ma non conosce la moto, l'elettronica e le gomme. In ogni caso, sta facendo comunque un lavoro straordinario”.
Per la squadra di Rossi gli exploit mostrati nella classe regina si sommano a quelli espressi nella categoria intermedia, dove Celestino Vietti (Mooney VR46 Racing Team) occupa il primo posto in campionato con due vittorie e altrettanti podi. Se dovesse proseguire di questo passo, replicherebbe i successi iridati di Bagnaia e Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP™), che hanno vinto il titolo in Moto2™ come piloti della VR46 Academy.
Cerca di fare qualcosa di simile, inoltre, Andrea Migno, (Rivacold Snipers Team), impegnato in Moto3™.
Insomma, anche se Rossi non è in pista, i suoi eredi stanno mostrando di avere le carte in regola per continuare una tradizione che promette decisamente bene.