Pecco, un record durato mezzo secolo sfuggito anche a Vale

Bagnaia raggiunge Giacomo Agostini in un club molto esclusivo: Nick Harris commenta lo storico weekend di Valencia

Il campione del mondo Pecco Bagnaia e Ducati domenica sono entrati a far parte di un club molto esclusivo. Un club di cui nemmeno Valentino Rossi fa parte e che vede la presenza di piloti di due nazionalità da quando è stato fondato 74 anni fa. Un club che fino a domenica a Valencia contava cinque piloti.

Quella passione e quell’orgoglio italiano sono stati ben visibili nel tutto esaurito di domenica a Valencia dove abbiamo notato l’importanza del titolo mondiale di Bagnaia per una nazione. Un Paese che non assaporava il gusto del titolo iridato in MotoGP™ da 13 anni. Un Paese che ancora era legato al ritiro di Rossi. Un Paese con una Casa che non vinceva il mondiale da 15 anni per non parlare della lunga attesa legata al successo iridato di un pilota italiano in sella a una moto italiana nella classe regina.

Francesco Bagnaia, Ducati Lenovo Team, Gran Premio Motul de la Comunitat Valenciana
 

È stato davvero bello vedere le due leggende italiane Giacomo Agostini e Rossi nel box al Circuit Ricardo Tormo. Vale ha vinto l’ultimo titolo mondiale nel 2009. Ago 50 anni fa fu l’ultimo italiano a vincere il titolo in sella a una moto italiana. Sì, mezzo secolo fa, nel 1972. Vale c’ha provato ma non ce l’ha fatta nelle due stagioni trascorse in Ducati. Stoner in sella alla moto da 800cc è stato l’unico a vincere il mondiale con la Casa emiliana prima di Pecco. Incredibile il fatto che soltanto due Paesi abbiano visto piloti vincere dei titoli in sella a una moto della stessa nazione. Dalla nascita del Campionato del Mondo avvenuta nel 1949 è successo solo all’Italia e alla Gran Bretagna. Altri Paesi tra cui il Giappone hanno tentato di entrare a far parte di questo club ma finora non ce l’hanno fatta.

Che a guidare questo ristretto gruppo ci sia l’Italia non deve stupire. Una combinazione fatta di una eccellente ingegneria innovativa e piloti eccezionali che ha preso il via nel 1950, alla seconda annata del Campionato del Mondo, quando Umberto Masetti ha regalato a Gilera il titolo nella 500cc. Due anni dopo vinse nuovamente il titolo in sella alla Gilera 500cc a quattro cilindri. Nel 1957 a farcela fu Libero Liberati.

 

Nove anni dopo toccò ad Ago e MV Agusta. Dal 1966 al 1972 furono loro a dominare il Campionato nella 500cc. Il suo precedente compagno di box Mike Hailwood e Honda non riuscirono a batterli. MV continuò a vincere, anche se con Phil Read. Ago passò a Yamaha portando a Iwata il primo titolo della 500cc a due tempi. Prima di domenica l’unico a sfiorare il bersaglio grosso era stato Loris Capirossi. Nel 2006 il già campione del mondo in 125 e 250cc arrivò dopo sette Gran Premi a Barcellona da leader della classifica in sella alla Ducati. La sua prima posizione però andò in fumo a causa di una maxicaduta e Loris terminò quella stagione con il terzo posto finale alle spalle di Nicky Hayden e Rossi.

Il successo britannico risale a tanto tempo fa. Il primo campione del mondo nella storia in 500cc fu Les Graham che nel 1949 divenne iridato in sella alla AJS monocilindrica. Due anni dopo Geoff Duke ebbe la meglio su Norton prima di passare a Gilera.

20 anni fa il Campionato tornò all’era dei quattro tempi. Le Case giapponesi hanno cercato disperatamente un pilota giapponese che potesse andare di pari passo al loro splendore ingegneristico ma ancora non ce l’hanno fatta. Tadayuki Okada è stato colui che nel 1997 c’è andato più vicino dato che ha chiuso la stagione al secondo posto alle spalle del compagno di box in casa Honda Mick Doohan. Due anni dopo terminò l’annata in terza posizione dietro ad Alex Criville e Kenny Roberts. Hideo Kanaya nel 1975 con Yamaha è stato il primo giapponese a vincere una gara in 500cc: è successo nel Gran Premio d’Austria. Norick Abe, Makoto Tamada e Tohru Ukawa hanno festeggiato nella stessa categoria ma senza mai riuscire a giocarsi davvero il titolo, senza dimenticare che uno dei piloti Honda che puntava al mondiale fu l’iridato in 250cc Daijiro Kato che perse tragicamente la vita dopo un incidente avvenuto nella prima gara del 2003 a Suzuka.

L’anno prossimo qualcuno riuscirà a raggiungere Italia e Gran Bretagna? Se guardiamo la lista dei piloti al via del 2023 la risposta è ‘no’. Come ho detto all’inizio, domenica Pecco Bagnaia e Ducati sono entrati a far parte di un club molto esclusivo. Un club la cui partecipazione è fortemente limitata.