È ufficiale: nel 2026 il due volte campione del mondo Toprak Razgatlioglu lascerà le derivate di serie per correre in MotoGP™. Lo farà coi colori Prima Pramac Yamaha. E la notizia non fa stare nella pelle.
Già, perché il turco è un personaggio. Lo stile di guida, le acrobazie, il carattere e la determinazione che ha saputo esprimere finora hanno emozionato tanti appassionati.
Di seguito alcuni buoni motivi, che ci aiuteranno inoltre a conoscerlo meglio.
Primo campione turco del WorldSBK
La stagione 2021 del WorldSBK è stata rovente, con un braccio di ferro entusiasmante tra Razgatlioglu e il sei volte campione del mondo Jonathan Rea. Numerosi i testa a testa e i risultati decisi all’ultimo giro fra i due, ai quali si è sommato anche qualche episodio controverso. Alla fine a spuntarla è stato il turco, che ha riportato il titolo alla Yamaha dopo parecchio tempo. Così è iniziata la sua era.
Il documentario
Quella stagione è protagonista di un intenso dietro le quinte nel quale vengono ripercorsi i momenti più indimenticabili. Oltre al pilota turco ne fanno parte tra gli altri il capotecnico Phil Marron e il team manager Paul Denning. Un’ottima pellicola per capire meglio cos’è successo e quale valore ha.
Il secondo centro
Poco più di un paio d’anni fa, l’annuncio dell’addio di Razgatlioglu alla Yamaha, per sposare il progetto BMW. Tante le perplessità, fra le quali non è mancato chi lo dava per finito. Ma il turco ha smentito tutti, bissando nel 2024 il titolo di tre anni prima. L’ha fatto con 18 vittorie, di cui 13 consecutive, un record. Si è così affermato come il primo pilota a conquistare il titolo WorldSBK per la BMW, uno dei pochi a riuscirci con due diversi marchi. Di quel club, decisamente esclusivo, fanno parte Troy Corser (nel 1996 e 2005, con Ducati e Suzuki) e James Toseland (nel 2004 e 2007, con Ducati e Honda).
Un altro film da non perdere
Anche in questa occasione, non poteva mancare un approfondimento per celebrare un risultato che non è comunque arrivato al termine di una passeggiata. Razgatlioglu ha dovuto sudare eccome. E soffrire, pure. Sulla scia delle 13 vittorie consecutive citate in precedenza, è stato vittima di un incidente a Magny-Cours che lo ha costretto a saltare due weekend di gara. Phil Marron, il team principal Shaun Muir e l'allora direttore sportivo BMW Marc Bongers, responsabile dell'ingaggio di Toprak, ripercorrono una stagione intensa e combattuta.
I successi più belli
Quando è in sella, Razgatlioglu è uno che si fa notare. Celebri le sue staccate con il posteriore per aria e la sua tenacia. È inoltre uno che dice ciò che pensa, senza filtri né timori. Non a caso, il pubblico lo ama.
Alcune delle sue vittorie più belle sono arrivate in rimonta. Come successo nella prima battaglia che l’ha visto battere Rea, nel 2019 a Magny-Cours, in Gara 1. Un anno dopo, inoltre, è stato nella mischia per uno dei podi più combattuti nella storia delle derivate di serie a Phillip Island. Che dire poi del 2021, con il duello di Most contro Scott Redding in Gara 1 e la vittoria ottenuta a Mandalika?
Certo, non è sempre stato tutto rose e fiori. Nel 2022 il turco ha perso il titolo, così come nel 2023, quando non è riuscito ad arginare Alvaro Bautista sulla Ducati. Fra i successi del 2024 vanno ricordati la prima vittoria della stagione a Barcellona e la Tissot Superpole Race del giorno successivo. Fra gli acuti degni di nota anche la tredicesima vittoria consecutiva e la prima vittoria dopo il rientro dall’infortunio, all’Estoril.