Vicinissimi in vetta: la sfida iridata si sposta a Motegi

Tanta l'attesa in vista dell'arrivo della top class nel Sol Levante: ecco le prospettive, in un campionato apertissimo

Il leader iridato sarà in cerca di riscatto dopo una domenica finita nella polvere delle vie di fuga del Buddh Internatinal Circuit, mentre i due inseguitori nella corsa al titolo vorranno rosicchiare ancora qualche punto al capoclassifica. Per uno di loro c’è anche la possibilità di passare in testa. E ciò rende il round di Motegi, quattordicesimo appuntamento del 2023, un fine settimana dal quale ci si attendono tensione, adrenalina e strategia. 

Ecco perché. 

Jorge Martin (Prima Pramac Racing) e Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) arrivano con lo slancio giusto, dopo un Gran Premio d’India da protagonisti. Per lo spagnolo un oro nella Tissot Sprint e un secondo posto domenica, mentre l’italiano, finito quinto sabato pomeriggio, il giorno successivo ha vinto prendendosi i 25 punti in palio. Complice la caduta domenicale di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), il numero 89 si è portato a 13 punti dal leader della classifica. 

È stato proprio Martin a raccogliere più punti di tutti. Con il risultato della Sprint, fra le altre cose, si è portato alla pari con Bagnaia nel conto di chi si è fatto mettere al collo più ori. 

Bezzecchi sembrava più forte di lui: ma sabato le sue possibilità sono state compromesse da un contatto alla prima curva con il compagno di squadra Luca Marini, che in Giappone non ci sarà perché infortunato (non verrà sostituito). Il numero 72 è finito così in fondo al gruppo: ha reagito con una rimonta nella quale ha dimostrato di avere il passo migliore.

Domenica su di lui c’era molto pressione. Doveva confermare quanto mostrato: l’ha fatto, portandosi così a -44 da Bagnaia in classifica. A Motegi si avvicinerà ancora?

Quella a firma di Bezzecchi non è stata l’unica rimonta del fine settimana. Anche Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) ha risalito la china. Le cose sabato erano partite male: nelle qualifiche della mattinata il suo miglior crono era stato cancellato perché realizzato in regime di bandiere gialle. Non è così riuscito a superare la Q1, partendo indietro. Ha comunque chiuso entrambe le gare ai piedi del podio, quarto, portandosi a 100 lunghezze da Bagnaia in classifica. Il ducatista è lontano, ma in palio ci sono oltre 200 punti, prima che cali il sipario sul campionato. L’anno scorso in Giappone il sudafricano della KTM è finito sul podio. 

Dodici mesi fa a Motegi la gara era stata dominata da Jack Miller, ora in sella all’altra RC16 del team Red Bull KTM Factory Racing. Il marchio austriaco dovrà incassare punti pesanti, se vorrà tenere vivo il Mondiale costruttori: Ducati si presenta con 200 lunghezze di margine. Se otterrà 22 punti in più dei rivali, nel Sol Levante, la partita sarà chiusa. 

In questa missione KTM conterà anche sull’apporto della coppia GASGAS Factory Racing Tech3 formata da Pol Espargaro e Augusto Fernandez. Mentre l’armata di Borgo Panigale vedrà in pista un totale di sei piloti, quindi due in meno del solito: assenti Marini e Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™), in pista oltre ai tre che guidano la classifica iridata ci saranno Johann Zarco (Prima Pramac Racing), Michele Pirro (Ducati Lenovo Team) e Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing MotoGP™).

E fra i costruttori europei, cosa riuscirà a fare Aprilia? In India gli uomini di Noale non sono stati molto incisivi e vorranno rifarsi. Motegi offre staccate violente e accelerazioni: non proprio l’ideale, per le RS-GP. Ma quest’anno potrebbero esserci sorprese. Al Buddh International Circuit, Aleix Espargaro (Aprilia Racing) è caduto nella Sprint e domenica si è ritirato. Maverick Vinales sabato è andato a punti, mentre il giorno dopo è uscito di pista alla prima curva e ha poi rimontato fino all’ottava piazza. Miguel Oliveira (CryptoDATA RNF MotoGP™ Team) è stato alle prese con un fine settimana complicato, mentre il compagno di squadra Raul Fernandez ha raccolto un punto nella Sprint, chiudendo la domenica in top ten dopo qualifiche incoraggianti. 

Detto questo, cosa combineranno nel round di casa Honda e Yamaha? Fra i piloti in sella alle RC213V, in India Stefan Bradl (LCR Honda Castrol) si è intascato un punto. Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) è arrivato undicesimo e sarà gasatissimo: correrà davanti ai suoi connazionali. 

Il Repsol Honda Team ha rialzato la testa dopo un periodo difficile. Le cose erano andate meglio del solito già dalle qualifiche, con Joan Mir quinto davanti a Marc Marquez, che nella Sprint è arrivato terzo e domenica è caduto mentre era in ballo per il podio. È poi risalito in sella e ha chiuso in top ten. Il numero 36 ha assaggiato l’asfalto di sabato, invece, mentre il giorno dopo ha ottenuto un incoraggiante quinto posto, vicino a Binder. 

In India ha rivisto la luce anche il team Monster Energy Yamaha MotoGP™: anche se ha perso la volata per il secondo posto dopo un acceso duello con Martin, Fabio Quartararo è comunque salito sul podio della domenica. L’altro portacolori della squadra, Franco Morbidelli, è andato a punti. 

In Giappone a dare manforte ci sarà il collaudatore Cal Crutchlow, in pista come wildcard. La crescita verrà confermata?

Presto la risposta. 

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