Il conto alla rovescia in vista dei test pre campionato di Sepang è iniziato e gli aspetti tecnici da analizzare sono parecchi. Ecco dunque, sulla scia di quanto emerso nel novembre scorso a Valencia, quando i piloti hanno avuto un primo assaggio dei prototipi 2024, cosa possiamo attenderci dall'appuntamento in Oriente.
APRILIA
Nessuna rivoluzione a Valencia, con l’arrivo delle novità rinviato proprio ai test di Sepang. Qualche evoluzione però in Spagna s'è vista, con risultati incoraggianti.
Maverick Vinales (Aprilia Racing), che ha messo tutti in riga stampando il miglior crono, ha affermato di aver provato diversi forcelloni, con caratteristiche diverse. Parte del lavoro si è inoltre concentrato sull’aerodinamica.
Per quanto riguarda il reparto corse di Noale, Raul Fernandez (Trackhouse Racing MotoGP™) è salito per la prima volta sulla versione 2023 della RS-GP, dopo una stagione in sella alla precedente. A sua disposizione anche qualche soluzione 2024.
Il suo compagno di box, Miguel Oliveira, affronterà l’annata alle porte su una moto 2024. Un doppio passo avanti, perché nella stagione scorsa aveva avuto a disposizione la versione 2022.
DUCATI
Se la realtà è specchio delle parole del campione del mondo in carica, Francesco Bagnaia, a Borgo Panigale possono sorridere: "Il modo migliore per iniziare è proprio questo”, ha infatti affermato l’italiano a Valencia, tolto il casco dopo la giornata di test.
L'ingresso in curva sembrerebbe migliorato, ma il lavoro si è concentrato anche sull’uscita.
In vista di Sepang, ora, c’è attesa sulle possibili novità sul fronte aerodinamico, che hanno visto il marchio bolognese fare da apripista per molte delle soluzioni attualmente impiegate nella classe regina.
A proposito, durante la presentazione del Ducati Lenovo Team il direttore generale Gigi Dall'Igna ha confermato che in Malesia si vedranno i frutti del lavoro fatto in questa direzione.
A Sepang saliranno sulle versione 2023 i fratelli Marc e Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™), nonché la coppia del Pertamina Enduro VR46 Racing Team composta da Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio.
Dovrebbero avere a disposizione la soluzione guidata da Franco Morbidelli (Prima Pramac Racing) a Valencia, cioè la più aggiornata delle Ducati dello scorso anno.
HONDA
Orfano di Marc Marquez, il marchio giapponese è chiamato a reagire e il prototipo visto a Valencia sembra andare in questa direzione. Almeno nelle parole di Joan Mir (Repsol Honda Team), che si è detto incoraggiato dal positivo passo in avanti.
La moto, sottoposta a una dieta che ha ridotto il peso di 8 chili, montava un nuovo telaio e una aerodinamica evoluta. I vantaggi si sarebbero visti soprattutto in uscita di curva, nel feeling con l’anteriore e nella facilità di guida.
In pista a Valencia c’era anche la soluzione 2024 già provata a Misano, in settembre, e scartata. A guidarla Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu). Difficile rivederla a Sepang.
Bocche cucite, nel frattempo, da parte dei nuovi arrivati, che non hanno rilasciato dichiarazioni. Cronometro alla mano, l’ufficiale Luca Marini (Repsol Honda Team) e Johann Zarco (LCR Honda Castrol) non hanno affatto sfigurato, con l’italiano autore del miglior tempo fra i piloti della casa dell’ala dorata.
KTM
A Valencia si è vista un’aerodinamica aggiornata, nuovi scarichi e il già noto telaio in carbonio. A utilizzarli Brad Binder e Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing).
A Sepang occhi puntati sul rookie Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3), che sbarca in MotoGP™ dopo aver vinto due titoli iridati in tre anni, nelle classi minori.
YAMAHA
Insieme a Honda, il marchio di Iwata in Malesia sarà l’altro grande osservato speciale. A Valencia erano stati provati un nuovo motore, un’aerodinamica più evoluta e un telaio inedito. Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) aveva parlato di “alcuni aspetti positivi soprattutto nell'aerodinamica”. Misurato il commento sul quattro cilindri in linea giapponese: “Un po' meglio".