Andare o restare? Quando la pioggia ha iniziato a bagnare l’asfalto del circuito di Misano, nelle fasi d'apertura del Gran Premio di San Marino, era difficile capire qual era la cosa giusta da fare: continuare a guidare con le slick sperando che smettesse, oppure fiondarsi ai box per salire sulla seconda moto, equipaggiata con le gomme rain?
La maggior parte dei piloti ha scelto di proseguire. E ha avuto ragione. Mentre altri hanno commesso un azzardo che non ha pagato. Fra loro il capoclassifica iridato Jorge Martin (Prima Pramac Racing), che con le sue parole apre questa carrellata sulle dichiarazioni più interessanti del post gara romagnolo. Eccole.
Martin a caldo
Lo spagnolo ha chiuso il Gran Premio quindicesimo dopo essere rientrato in pitlane due volte: la prima per salire sulla GP24 che montava le rain, la seconda per tornare alla moto con cui era partito, con le slick. Prima della gara, il cielo sopra Misano era parecchio grigio. Martin e il team avevano discusso sul da farsi?
“No, non ne abbiamo parlato. Non sapevamo cosa sarebbe potuto succedere. Forse è per questo che mi sono fermato. Sarebbe molto importante comunicare con la squadra. Forse questa volta è mancata un po' di comprensione. In ogni caso, è stata colpa mia al 100%”.
“È sempre utile avere dei feedback e maggiori informazioni prima della gara”.
Il piano di Miller
Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing) invece aveva un piano ben preciso, elaborato nel box arancione.
“Non pioveva su tutta la pista. Controllavo con precisione i miei tempi sul giro ed ero attorno all’1:36 e l’1:38. Sapevo che non si riesce ad andare così forte con le gomme da bagnato, e poi ci sarebbe stato il tempo perso per cambiare la moto”.
“Facevo questi calcoli mentre guidavo. Non sono molto bravo in matematica, ma ci sono riuscito!”
“Ai ragazzi del team, che ovviamente conoscono le cifre meglio di me, avevo chiesto di farmi restare in pista il più possibile. Avrei fatto del mio meglio per stare in piedi. Il piano era quello”.
Intervista a Bagnaia
Il campione del mondo in carica era invece partito dopo essere stato rassicurato dal suo team manager.
“Ho controllato il meteo ed ero abbastanza sicuro che la pioggia non sarebbe arrivata. Davide Tardozzi prima della gara mi aveva detto che non avrebbe piovuto”.
Bagnaia ironizza: “Mai credere alle previsioni di Davide sul meteo! È incredibile: ogni volta che dice una cosa, succede il contrario”.
Le dichiarazioni di Marquez
Abile nell’interpretare meglio di chiunque altro l’asfalto di Misano quando è diventato viscido e nelle fasi a seguire, Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™) in riva all’Adriatico ha vinto il suo secondo GP della stagione, a una sola settimana dal precedente trionfo registrato ad Aragon.
“Avevo chiesto informazioni al mio capotecnico prima dell'inizio della gara e mi aveva detto che secondo le previsioni non sarebbe piovuto, ma qualcosa sarebbe potuto arrivare”.
“Ho capito che sarebbe potuta scendere della pioggia leggera, anche se non si può mai sapere. Franco Morbidelli, infatti, alla prima curva ha perso il davanti. Era abbastanza bagnato per terra, non era uno scherzo. Io ho deciso di fare come i piloti di questa zona, che ne sanno più di me”.
Cosa dice la classifica
Martin in ottica iridata ha raccolto un solo punto, lasciandosi avvicinare dagli avversari. Oltre a Bagnaia, che si trova a -7 dallo spagnolo, in ballo ci sono Marquez ed Enea Bastianini, terzo a Misano.
Il numero 93 ha 53 lunghezze da recuperare sul connazionale, che per il romagnolo sono nove in più.
Secondo Bagnaia, i due hanno delle possibilità?
“Non si sa mai. Ieri io avevo 26 punti di svantaggio e ora sono sette. È molto facile commettere un errore, magari cadere, così come invece prendere punti, guadagnarne molti. Per loro matematicamente è possibile. Io devo crederci e allo stesso tempo tenere presente che ci sono altri piloti in lotta per il campionato, come Marc ed Enea, che hanno sempre un grande potenziale”.
“Enea in gara è sempre velocissimo. Marc oggi ha vinto e per lui è la seconda vittoria di fila. Non ho mai pensato che fossero fuori dai giochi. Ho ben presente le capacità di entrambi, nonché della moto. Possono lottare per il campionato fino a Valencia”.