Marc Marquez (Ducati Lenovo Team) ha festeggiato il suo Gran Premio numero 200 in MotoGP conquistando la sua nona vittoria in top class al Sachsenring e superando la Leggenda Giacomo Agostini. L'otto volte campione del mondo ha preceduto il fratello Alex Marquez (BK8 Gresini Racing MotoGP) che in Germania ha toccato quota 100 gare in MotoGP. Terzo posto per Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team). Ecco tutti i temi caldi alla fine del GP andato in scena al Sachsenring.
"Segnato sul calendario per andare all'attacco"
Altro incredibile weekend per Marc Marquez al Sachsenring, autentico 'SachsenKing'. Lo spagnolo ha vinto con sei secondi e 380 millesimi sul fratello: per lui si tratta del 69° successo in top class.
"Questo era uno dei circuiti che avevo segnato in calendario per attaccare. In altri circuiti mi sono dovuto difendere, come negli ultimi due GP, ma senza dubbio questa è una pista speciale per me. È stato un weekend perfetto, siamo stati super concentrati. Considerando le condizioni con la pioggia, sabato è stata la giornata più importante. Oggi sull'asciutto sapevo che il mio passo era un po' più veloce degli altri due".
"Bisogna stare attenti"
Prestazione eroica nella domenica in Sassonia per Alex Marquez che è andato oltre al dolore legato alla caduta di Assen e successiva operazione: scattato dalla seconda fila, ha conquistato un importante secondo posto.
"Dopo Assen, questo secondo posto mi dà una grande carica e stimoli. Vedremo come riuscirò a recuperare e quanto potrò migliorare a Brno. Questo podio è incredibile. Prima di arrivare al Sachsenring non sapevo se sarei stato in forma o meno, sapevamo che Marc sarebbe stato molto difficile da battere. In questi tre giorni proverò a recuperare un po' e arrivare a Brno messo un po' meglio".
"La prima curva era delicata. C'era abbastanza vento, come ho visto sullo schieramento e dalle bandiere presenti in quel punto e quindi ho pensato: 'lì bisogna stare attentiì".
"Fa parte del gioco"
Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team) ha chiuso al quarto posto nella Tissot Sprint sul bagnato mentre domenica al 18° giro in curva 1 è caduto quando era secondo.
"Non ho commesso un grosso errore. Ho semplicemente staccato cinque metri dopo rispetto al giro precedente e con due gradi di inclinazione in più e ho perso la moto. Il nostro ritmo era abbastanza buono. Non ho perso troppo con Marc, un po' sì, ma non troppo e inoltre ho tenuto dietro 'Bez'. Ho voluto spingere dove mi sentivo più forte e sono caduto. Però fa parte del gioco. Preferisco cadere così che fare 15°".
"Più di quello che mi aspettavo"
Marco Bezzecchi (Aprilia Racing) sabato è arrivato secondo in Tissot Sprint e domenica ha firmato una bella partenza ma è caduto al 21° giro in curva 1 quando era secondo.
"Ho frenato più o meno come il giro precedente, ma non con la stessa forza. Appena la moto si è raddrizzata ed è entrata in mezzo alla curva, poco a poco ho perso l'anteriore. Ho provato a evitare la caduta ma non ci sono riuscito".
"Onestamente oggi sono andato meglio di quanto mi aspettassi. Non è finita bene ma stavo riprendendo Fabio e anche conservando del margine su Alex".
"Non sono del tutto soddisfatto"
Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) domenica è salito sul podio ma ritiene di poter dare di più:
"Quando parti dalla quarta fila, devi essere contento se arrivi sul podio. Sono contento ma non del tutto soddisfatto dato che vedo che arrivo sempre terzo, più o meno. Credo ci sia del potenziale per fare un po' meglio. Ho dato il massimo ma ogni volta che mi portavo a mezzo secondo o sei decimi, restavo lì. Nelle ultime tre gare abbiamo fatto un gran lavoro. Abbiamo fatto un passo avanti. Dobbiamo solo conservare il focus".
"Cercavo motivazioni"
Luca Marini (Honda HRC Castrol) è tornato in azione con un sesto posto in Germania dopo la brutta caduta nel test di Suzuka.
"Sono molto orgoglioso di questo weekend. Abbiamo fatto un gran lavoro. Venerdì ho provato a non percorrere tanti giri per non stancarmi troppo. È andata meglio con le gomme da bagnato e ho provato a trovare delle motivazioni per dirmi 'ok, possiamo conquistare un buon risultato'. Ho visto alcune cadute e ho visto che ero più veloce di Mir, Binder o Miller, ma il problema è che con la nostra moto è difficile sorpassare. Non abbiamo una buona accelerazione, soprattutto all'ultima curva, e non sono forte nemmeno nella staccata di curva 1".