Alex Marquez (BK8 Gresini Racing MotoGP) nel Gran Premio Petronas della Malesia ha vinto con due secondi e 676 millesimi su Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing), seguito dall'ottimo podio conquistato da Joan Mir. Ecco tutti i temi di maggior interesse emersi nel weekend andato in scena a Sepang.
"È stata una gara quasi perfetta"
Weekend indimenticabile per Alex Marquez, secondo sabato nella Sprint e vincitore domenica. 34 punti nel weekend malese per lo spagnolo che si è matematicamente laureato vicecampione del mondo alle spalle del fratello Marc.
"Questo weekend ho senza dubbio commesso un errore nell'aspettarmi che fosse tutto troppo facile. Poi quando inizi il weekend con una caduta in FP1, e un'altra nella Practice - che abbiamo concluso con il nono tempo accedendo al limite alla Q2 -, si complica abbastanza. Le condizioni, e specialmente le condizioni con la moto, sono cambiate molto rispetto a sabato. L'asfalto e le condizioni della pista erano molto diverse. Passo passo nel corso del weekend siamo riusciti a dare una svolta".
"Nel Warm Up abbiamo migliorato un po' il feeling e poi sono stato intelligente con il mio programma per attaccare Pedro al primo giro e poi Pecco al secondo. Poi ho semplicemente provato a gestire la gomma fino alla fine. È stata una gara quasi perfetta e sono molto contento".
"La gestione delle gomme è abbastanza difficile"
Pedro Acosta è stato uno dei protagonisti di questo weekend, con un terzo posto nella Sprint e un secondo posto domenica per il giovane spagnolo che ha ammesso di essere arrivato in Malesia aspettandosi una gara complicata a causa del consumo dei pneumatici.
"Sappiamo che per noi la gestione dei pneumatici è abbastanza difficile. Il piano era più o meno quello di ieri: fare una buona partenza e provare a stare più vicino possibile al gruppo di testa per seguirne il passo. Alex aveva un po' più di ritmo rispetto a 'Pecco' e a me all'inizio, ma è vero anche che poi sono riuscito a replicare i suoi tempi giro dopo giro. Sognavo di prenderlo ma ero già abbastanza lontano e quindi mi sono detto: ‘Ok, ora bisogna portarlo a casa".
"Una delle gare più dure della mia vita"
Joan Mir in Malesia si è regalato un bel podio grazie a un passo impressionante per tutto il weekend, con tanta velocità nella Sprint prima di finire a terra. Domenica il campione del mondo 2020 si è riscattato arrivando terzo.
"Probabilmente è stata una delle gare più dure della mia vita in termini di gestione. Siamo stati fortunati con il problema di 'Pecco', ma per approfittarne devi essere lì vicino. Penso sia stato tutto complicato dato che quando sei dietro a qualcuno, la temperatura della gomma anteriore sale, il consumo dei pneumatici aumenta".
"Me ne vado da qui con le idee più chiare"
Altro weekend incostante per Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) che dopo la pole position ha vinto la Tissot Sprint, precedendo Alex Marquez di due secondi e 259 millesimi. Domenica è stato fermato da una foratura alla gomma posteriore.
"In un weekend di gara può capitare. Ho iniziato a perdere di prestazione da un giro all'altro. Dai dati abbiamo visto che ho forato al 12° giro, e ho percorso altri cinque giri, e poi non sappiamo perché ma non sono più riuscito a controllare la frenata e sono andato lungo tante volte. È stato strano".
"Me ne vado da qui con le idee più chiare. Dopo un venerdì complicato, abbiamo lavorato bene. A Motegi ho avuto ottime sensazioni in sella alla moto. È stato strano dato che nessuno sapeva perché".
"Ho sofferto molto"
Un weekend difficile per Marco Bezzecchi (Aprilia Racing), 14° in qualifica, sesto nella Sprint e 11° domenica. Risultati sotto le aspettative, con Bezzecchi che però ha ammesso che le sensazioni sono state migliori rispetto al test di febbraio.
"Oggi (domenica) ho sofferto molto. Penso che non abbiamo fatto la scelta migliore in termini di gomme. Forse non è stata la decisione migliore quella di montare la gomma media all'anteriore ma pensavamo che la temperatura avrebbe potuto darci una mano".
"Sapevamo che venire qui sarebbe stata più dura rispetto a Phillip Island. Prima di Phillip Island non sapevamo cosa aspettarci ma venendo qui, e avendo svolto il test in febbraio, sapevamo che la moto si comportava in modo diverso e almeno abbiamo dimostrato di avere un feeling migliore rispetto al test".