Bagnaia salva la Ducati al GP di San Marino

Il pilota del Pramac Racing ottiene il primo podio in classe regina regalando un sorriso alla casa emiliana. Arriverà la promozione?

Quello a Misano è stato un fine settimana difficile per la Ducati ma il miracolo è arrivato domenica. I piloti del costruttore di Borgo Panigale si sono visti in difficoltà durante le sessioni di prove e i primi rappresentanti in qualifica sono stati i portacolori del Pramac Racing in seconda fila, con Jack Miller in quinta piazza e Francesco Bagnaia in sesta. Proprio il piemontese, al primo appuntamento dopo l’operazione alla tibia, ha salvato il fine settimana della Ducati con una gara superlativa che lo ha visto in bagarre per arrivare secondo al traguardo.  

Pecco riprende da dove era rimasto. Già nel doppio appuntamento a Jerez aveva sfoderato la stoffa del campione ma un problema tecnico ha fatto sfumare un risultato celebre in gara. Arrivati a Brno, la situazione è stata complicata da una caduta fatta durante le prove. Niente da fare, il piemontese ha solo potuto alzare bandiera bianca, rinunciare a tre GP, farsi operare e tornare alla carica per la doppietta di Misano

La pista romagnola, così come quella dell’Andalusia, ha una conformazione dove le Desmosedici faticano a sfruttare al massimo la potenza del proprio motore. Bagnaia non si cura di questi tecnicismi e, deluso per aver saltato il doppio appuntamento al Red Bull Ring, si rifà sulla pista di casa centrando il primo podio in classe regina. 

Questo secondo posto arriva in un momento chiave della carriera di Pecco. Per muoversi nel paddock e al box usava ancora le stampelle per non affaticare la gamba ma, nonostante il dolore, è comunque arrivato sul podio alle spalle dell’amico Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT), vincitore a sua volta del primo GP in classe regina. Questo piazzamento arriva proprio nei giorni in cui il Ducati Team sta valutando chi sarà il sostituto di Andrea Dovizioso che lascerà la squadra ufficiale a fine stagione. I contendenti di punta? Pecco e Johann Zarco (Esponsorama Racing). Quando scopriremo chi dei due avrà la meglio? 

Al termine della gara, Bagnaia ha descritto con queste parole la sua prestazione: “Non sono partito benissimo e ho perso delle posizioni quindi ho dovuto ricucire il gap da Mir”. Dopo aver superato lo spagnolo, Pecco si è reso conto di poter spingere e raggiungere il gruppo di testa. “Non ho più pensato a niente solo a fare il mio primo podio in MotoGP™ nella gara di casa davanti ai tifosi – continua - Gli ultimi due giri ho iniziato ad avvertire dolore alla gamba ma ho stretto i denti, sapevo che era fatta. Devo ringraziare il team, la mia squadra e Ducati perché meritano davvero questo risultato. Non vedo l’ora di tornare in pista”. 

Per quanto riguarda il campionato, è stata una giornata tutto sommato positiva anche per Dovizioso che diventa il leader della classifica generale, con 76 punti, nonostante il settimo posto in gara. La caduta di Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) toglie vantaggio al francese mentre resta stabile la posizione di Jack Miller (Pramac Racing) che parte bene e lotta col gruppo di testa nei primi giri ma è solo ottavo al traguardo dopo che Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) perde una posizione per aver superato i limiti della pista all’ultimo giro. L’australiano resta al terzo posto con 64 punti. 

Chiude nei primi 15 Johann Zarco (Esponsorama Racing) che ottiene un solo punto. Alle sue spalle c’è Danilo Petrucci (Ducati Team) che non ottiene nessun punto in un fine settimana complicato anche dal dolore per la scomparsa del nonno. Tito Rabat (Esponsorama Racing) cade nella seconda parte della gara quindi lascia Misano con zero punti senza poter dimostrare il miglioramento fatto nelle sessioni precedenti. 

Insomma, non è stato uno dei migliori fine settimana per i piloti Ducati, fatta eccezione per il podio di Bagnaia. La prossima settimana, in ogni caso, avranno tutti un’altra possibilità per ottenere grandi risultati in un campionato più aperto che mai e dove sentiranno di nuovo il calore dei tifosi sugli spalti. 

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