Aleix Espargaro, il killer dell'ultima chicane di Assen

Nella sua rimonta dalla 15° alla 4° posizione, il pilota Aprilia ha colpito soprattutto nel settore finale: ecco la sua spiegazione

L’ultima variante di Assen, palcoscenico dei grandi. Lì dove si sono esibiti interpreti leggendari, protagonisti di duelli rimasti nella storia. Piloti contro: Kevin Schwantz e Wayne Rainey, Nicky Hayden e Colin Edwards, Valentino Rossi prima con Casey Stoner e poi Marc Marquez (Repsol Honda Team).

Nel 2022, l’ultimo capolavoro: Aleix Espargaro (Aprilia Racing) all’assalto di Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) e Jack Miller (Ducati Lenovo Team), il numero 41 in grado di superare due avversari in un colpo solo. All'ultimo giro, nell'atto finale di una rimonta iniziata con un dramma e costruita con intensità fino alla mossa che ha consegnato allo spagnolo il quarto posto finale dopo una risalita iniziata in 15esima posizione. 

A metterlo nei guai era stato il leader iridato Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), caduto alla curva 5 mentre tentava un sorpasso su Espargaro. Il francese a terra, lo spagnolo largo nella ghiaia e una gara che sembrava compromessa. E invece. 

"A due giri dalla fine sono passato alla mappatura 3, per niente facile”, racconta Espargaro. “Mi sono detto: devi fare la curva veloce girando e portando molta più velocità degli altri. Questo ripaga”. Il riferimento è alla svolta a sinistra, la 15, che precede la variante. 

L’alfiere Aprilia stava insomma preparando il colpaccio impostandolo dalla curva precedente: "Il sorpasso è stato nell'ultima frenata, ma in realtà è avvenuto nella curva a sinistra”. La 15: “Arrivavo con 20 km all'ora in più, era incredibile la velocità che avevo. È stata solo l'inerzia a farmi entrare in curva”.

Aleix Espargaro, Aprilia Racing, Motul TT Assen

"Ho visto che Brad non era molto incisivo in frenata. Mi sono detto: vai. La cosa positiva è che sono riuscito a fermare la moto. Sono contento, era molto importante per i punti".

Guardando alla rimonta nel suo insieme, la curva 15 sembra essere stata il segreto del successo: “Non credo di aver sorpassato in altri punti. Penso di aver superato sempre lì durante la gara, un pilota ogni giro”. 

La nuova aerodinamica Aprilia, caratterizzata da un allargamento nella parte inferiore della parte laterale, ha giocato un ruolo nelle performance della RS-GP in quel punto?

“Molto. Dal venerdì avevo notato che appena lasciavo il freno anteriore nel tratto super veloce ero molto più rapido degli altri. Perdevo in altri punti, ma nel tratto veloce la mia moto andava molto meglio delle altre", ha commentato Espargaro. Che ora, in classifica generale, è a 21 lunghezze da Quartararo. Il duello è aperto.

 

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