Al quindicesimo appuntamento della stagione del MotoGP™, in Buriram, si svolgerà la quarta tappa della Idemitsu Asia Talent Cup. Ci saranno due gare dove il giapponese Sho Nishimura e l’indonesiano Afridza Munandar cercheranno di scappare dagli inseguitori.
Lo spettacolo è garantito, il campionato conferma essere una vera e propria palestra di talenti nell'ambito del programma Road to MotoGP™, poiché in tempi recenti ha visto l'irruzione di giovani piloti promettenti con un grande potenziali chiamati a lasciare il segno nel prossimo decennio.
È il caso di Ai Ogura (Honda Team Asia) che con i suoi 18 anni è arrivato secondo al MotorLand salendo per la prima volta sul podio. Il pilota giapponese sta facendo passi da gigante all’interno della categoria cadetta del mondiale. Ma prima, Ogura aveva partecipato al FIM CEV Repsol Moto3 dove nel 2018 si classificò quinto. Una posizione che aveva già ottenuto la stagione precedente nella Red Bull MotoGP Rookies Cup. La sua carriera in realtà è iniziata nel 2015 quando partecipò alla Idemitsu Asia Talent Cup nel 2015 dove restò anche l’anno successivo.
Un’altra punta di diamante di questa coppa sta affrontando il suo primo anno in Moto2™, Somkiat Chantra (Idemitsu Honda Team Asia). Il pilota malese ha attraversato un periodi di adattamento molto esigente anche se nel corso di questa stagione ha già dimostrato il suo talento in appuntamenti come quello del Red Bull Ring, dove riuscì a piazzarsi nella Q2, un sogno diventato realtà. Prima di approdare alla categoria intermedia del mondiale, Chantra era arrivato nono dopo due stagioni trascorse nel FIM CEV Repsol ma prima ancora era stato per tre anni nel Idemitsu Asia Talent Cup dove, nel 2016, vinse la coppa.
Anche Ayumu Sasaki (Petronas Sprinta Racing) è cresciuto nella stessa scuola. Il giapponese, 18 anni, vinse il titolo nel 2015 al suo secondo anno prima di diventare campione della Red Bull MotoGP Rookies Cup, mentre partecipava anche al FIM CEV Repsol. È stato in quel momento che ha esordito nel mondiale registrando diversi piazzamenti nella top 10. Fino ad ora, il suo miglior risultato continua ad essere un quinto posto e la pole position al Sachsenring.
Lo stesso percorso l’ha fatto il suo connazionale Kazuki Masaki (BOE Skull Rider Mugen Race), al secondo anno nella categoria cadetta, che ha mosso i primi passi nella Idemitsu Asia Talent Cup dove arrivò terzo nel 2015. Due anni dopo ha vinto la Red Bull MotoGP Rookies Cup e firmando un piazzamento nella top 10 in occasione del Gran Premio di Valencia. Dopo di ché è entrato a far parte del BOE Skull Rider Mugen Race. Da quel momento, il giapponese è riuscito ad arrivare ottavo a Le Mans.
Ci sono altri piloti di grande livello come Kaito Toba (Honda Team Asia), vincitore della IATC nel 2104, ha poi partecipato due anni al FIM CEV Repsol e alla Red Bull MotoGP Rookies Cup, per arrivare al mondiale col Honda Team Asia, squadra con la quale ha vinto la prima gara dell’anno in Qatar.
Non dimentichiamoci di altri nomi celebri come Can Öncü (Red Bull KTM Ajo), terzo nella Idemitsu Asia Talent Cup nel 2017 e che ha poi fatto la storia nel 2018 stabilendo un nuovo record di velocità durante la gara di Valencia a soli 15 anni. Can ha vinto la Red Bull MotoGP Rookies Cup nel 2018, mentre suo fratello Deniz, che quest’anno sta facendo esperienza nel mondiale, ha trionfato nella IATC nel 2017.
Altri piloti con un passato celebre nella Idemitsu Asia Talent Cup sono Adam Norrodin (Petronas Sprinta Racing), sostituto dell’infortunato Khairul Idham Pawi; o come Nakarin Atiratphuvapat, presente nel mondiale nel 2017 e nel 2018. Nel 2020, anche il grande pubblico potrà conoscere meglio un altro protagonista della coppa: Ryusei Yamanaka, quarto nel 2016 e nel 2017 perché sarà il nuovo compagno di squadra di Sergio García nell’Estrella Galicia 0.0 la prossima stagione. I talenti provenienti dall’Asia sono innumerevoli.
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