This is MotoGP™: massima innovazione

In dieci anni sono stati superati i 350km/h passando per il fornitore unico di pneumatici e la sicurezza ha fatto passi da gigante

Il fulcro del MotoGP™ è oltrepassare il proprio limite e nell’ultimo decennio il campionato ha superato sé stesso in diversi fronti. L’aspetto eccitante del MotoGP™ è vedere i piloti stabilire record di vittorie, velocità, salvataggi ma ciò che più conta è garantire loro la massima sicurezza.

Nel corso di questi ultimi anni, abbiamo visto crescere l’importanza dell’elettronica e il passaggio al monogomma di Michelin insieme alla Centralina Unica, ECU, garantiscono un punto di partenza comune per tutti i protagonisti in pista.

Le MotoGP™ sono l’élite delle due ruote e ogni anno si superano e si migliorano. Basti pensare che tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 sono stati stabiliti due primati importanti su tracciati piuttosto diversi tra loro. Il primo è stato firmato al Mugello, una delle piste più significative per misurare la velocità massima, dove Andrea Dovizioso (Ducati Team) ha raggiunto i 356,7 km/h; il secondo invece si è verificato a Sepang durante il test invernale quando tutti i piloti hanno girato sotto il muro dei due minuti. Un dato che aumenta d’importanza visto che, tre anni prima, erano solo dieci i piloti in grado di girare con questo ritmo.

Durante il test malese svoltosi ad inizio febbraio, Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) ha primeggiato girando sul 1’58”349 mentre a chiudere la classifica dei tempi c’era il rookie Iker Lecuona (Red Bull KTM Tech3) a 1”549 dal francese. Nel 2017, il più veloce durante lo stesso test era stato Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) in testa alla classifica dei tempi a 1’59”368. Insieme all’alzarsi della competizione, si sviluppano anche altri aspetti.

Perché la velocità registrata in pista sia sempre più alta, è altrettanto importante veder crescere la sicurezza, uno dei pilastri del MotoGP™. Quelli che in passato sarebbero stati incidenti compromettenti, oggi vedono i piloti uscirne pressoché illesi. Un esempio? Il contatto cha ha visto coinvolti Andrea Dovizioso (Ducati Team) e Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) a Silverstone nel 2019.

Una caduta agghiacciante dalla quale, tanto il francese come il romagnolo, ne sono usciti solo con qualche contusione, questo anche grazie alle novità introdotte nell’abbigliamento indossato dai piloti per scendere in pista.

Oggi, le tute usate dai protagonisti del MotoGP™ hanno dei dispositivi di controllo così sensibili che non appena percepiscono un movimento anomalo attivano gli airbag in grado di aprirsi in pochissime frazioni di secondo rendendo il meno brusco possibile l’impatto del pilota a terra.

Non si può ancora dire che i rischi legati al motorsport siano scomparsi del tutto ma, quel che è dimostrano gli avvenimenti, è senza dubbio incoraggiante. Nel 2019 il numero di cadute complessive è stato inferiore a mille un dato più basso rispetto a quanto visto negli anni precedenti.

Oltre alle attrezzature dedicate ai piloti, la sicurezza nei circuiti viene costantemente monitorata dalla Safety Commission e ai piloti che la compongono per rendere il MotoGP™ divertente e sicuro ad ogni appuntamento in calendario.

Divertimento, velocità e sicurezza: This is MotoGP™!

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