La storia di Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT) va scritta indossando guanti bianchi, usando poche parole delicate per lasciare spazio tutto lo spazio necessario alle emozioni, spesso forti, che hanno marcato la vita di un bambino nato a Roma nel 1994 che fin da piccolissimo sognava di fare il pilota professionista. Per riuscirci, ha affrontato avversità che lo hanno reso una persona dotata di una profondità sbalorditiva.
Al Gran Premio Lenovo di San Marino e della Riviera di Rimini vince la prima gara in MotoGP™ e tutti, rivali compresi, sorridono davanti al trionfo di un bravo ragazzo. Profilo basso e risposte di un’umiltà disarmante davanti ai complimenti. Questo è Franco Morbidelli.
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Morbidelli vince con supremazia la prima gara in MotoGP™
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Rossi, un errore sul finale esclude dal podio
Quello al GP di San Marino, era un risultato prevedibile vista la consistenza del pilota e il potenziale della M1 nel sabato di qualifiche al Misano World Circuit Marco Simoncelli dove, le Yamaha, hanno monopolizzato le prime quattro posizioni. Morbido, scatta dalla seconda casella dello schieramento, si porta in testa alla gara dominando la corsa con superiorità tagliando per primo la linea del traguardo con oltre due secondi di vantaggio sul rivale più diretto.
Ma facciamo un salto nel passato per saperne di più su questo pilota che porta in pista l’attenzione su temi sociali in modo leggero ma profondo. In occasione della gara di casa, presenta un casco speciale: “Volevo trovare un modo per parlare di un aspetto rilevante come il razzismo” spiega durante la conferenza stampa del sabato, sottolineando come un film di Spike Lee, ‘Do the Right Thing’ lo abbia ispirato. Quel modo divertente ma non banale di affrontare un argomento delicato che ha il regista afroamericano, ispira la grafica del casco che Franco sfoggia per la gara di casa. Nella parte anteriore c’è un’interpretazione di Morbido vestito come il protagonista del film e in quella posteriore la parola ‘uguaglianza’ scritta in diverse lingue.
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Morbidelli, un casco per rivendicare l’uguaglianza
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Building Success, la docuserie sul Petronas Yamaha SRT
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Morbidelli: “Speravo di fare la prima pole a casa”
La carriera di Franco Morbidelli segue un percorso diverso rispetto a quella di gran parte dei suoi rivali visto che inizia a muovere i primi passi con le derivate di serie dove vince il campionato europeo Superstock 600 nel 2013. Vivere a Roma non è semplice per un giovane talento che di lavoro vuole fare il pilota, allora insieme al padre Livio, anche lui ex-pilota e meccanico, e alla madre Cristina, decidono di trasferirsi a Pesaro, la terra dei motori.
È proprio vivendo al confine tra le Marche e la Romagna che consolida il suo rapporto con Valentino Rossi e con Alessio Salucci che, proprio in quegli anni, stavano dando vita all’Academy VR46. Morbidelli diventa uno dei primi talenti a farne parte ed è anche grazie al Dottore che trova posto in Moto2™.
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Morbidelli: “Una sensazione fantastica vincere in MotoGP™”
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I social applaudono la vittoria di Franco Morbidelli
La prima esperienza nella classe di mezzo del mondiale è nel 2014 dove firma dieci piazzamenti a punti ottenendo l’11° posto a fine stagione. Quelli in Moto2™ sono anni impegnativi ma proficui perché anno dopo anno riesce a mettere un mattoncino sopra l’altro progredendo con la sua crescita. Il momento apice arriva nel 2017 quando vince il titolo mondiale e ottiene la promozione in MotoGP™ dove esordisce con la Honda. Termina la maggior parte delle gare a punti ottenendo il titolo di Rookie of the Year. L’anno successivo passa in sella alla Yamaha, entrando a far parte della neonata formazione Petronas Yamaha SRT dove fa squadra con l’esordiente Fabio Quartararo.
Sembra che la categoria MotoGP™ sia cucita su misura per il francese che impressiona fin dal primo GP. Mentre El Diablo è spesso protagonista nei titoli del lunedì dopo le gare, Morbidelli continua a lavorare in sordina dedicando il suo tempo e la sua attenzione allo studio della M1.
Ha dimostrato di essere un pilota che non appena catalizza ciò che ha imparato non torna più indietro. Il primo podio è arrivato a Brno, nel 2020, dove ha firmato il secondo posto piazzandosi alle spalle di Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) per poi conquistare la prima vittoria tre gare più tardi, a Misano. Adesso che Morbido ha iniziato a frequentare il podio, è chiaro che ce lo vedremo spesso nel corso di questa e delle prossime stagioni.
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— Sky Sport MotoGP (@SkySportMotoGP) August 7, 2020
???? @SandroDonatoG
???? @MotoGP #CzechGP ???????? #SkyMotori #MotoGP #SkyMotoGP pic.twitter.com/TLkBSKGb9A
Prima di conquistare il primo piazzamento nella top 3, Franco aveva detto in un’intervista Sky Sport MotoGP, che se fosse diventato un habitué del parco chiuso si sarebbe fatto fare le treccine dalla mamma parrucchiera. Dopo un secondo posto e una vittoria, aspettiamo di vedere il suo nuovo look per il Gran Premio TISSOT dell’Emilia Romagna e della Riviera di Rimini dove, a fare il tifo per Morbido ci saranno ancora più tifosi, tanto sulle tribune come a casa. Quando a vincere è un pilota così, sono tutti contenti.