Dopo un’altra imprevedibile gara del MotoGP™ di Misano, la lotta per il titolo mondiale del 2020 si conferma ancora una volta apertissima. Il Gran Premio Lenovo di San Marino e della Riviera di Rimini è un chiaro esempio dello spettacolo che la classe regina può offrirci con una stagione caratterizzata dalle ‘prime volte’ visto che, dopo sei GP, abbiamo cinque vincitori diversi per quattro dei quali si è trattato del primo passo sul gradino più alto del podio. Un dato che non si registrava dal primo anno in cui si è svolto il Campionato del mondo, nel 1949. Inoltre, abbiamo un totale di nove piloti in soli 23 punti.
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Il Petronas Yamaha SRT inaugura questo campionato vedendo per ben due volte Fabio Quartararo sul gradino più alto del podio, ma a Misano esultano per la vittoria di Franco Morbidelli. È una domenica di emozioni contrastanti quella della formazione malese al GP di San Marino perché se da un lato del box festeggiano, dall’altra hanno poco da celebrare vista la doppia caduta in gara del francese. El Diablo incassa uno zero che lo vede scendere dal primo posto in classifica generale per la prima volta dal round inaugurale a Jerez.
La gara da dimenticare di Quartararo va a vantaggio di Andrea Dovizioso (Ducati Team) che, nonostante un weekend pieno di alti e bassi, approfitta dei problemi avuti dal suo rivale per salire in cima alla classifica. Con 76 punti, Dovi ha sei lunghezze di vantaggio su Quartararo (70), mentre Jack Miller (Pramac Racing) resta stabile in terza posizione con 64 punti, seguito da Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) a quota 60, a due punti di vantaggio su Maverick Viñales e Valentino Rossi.
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Ad un solo punto di distacco dai due piloti della squadra ufficiale Yamaha, troviamo Morbidelli, settimo, con 57 punti seguito da Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) e Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) entrambi con 53 lunghezze, mentre Miguel Oliveira (Red Bull KTM Tech3) chiude la top 10.
La prima delle due gare a Misano vede anche Pecco Bagnaia (Pramac Racing) salire sul podio, il primo in classe regina, all’appuntamento che lo vede di nuovo in pista dopo la frattura rimediata alla tibia nella FP1 a Brno. Con la sua seconda posizione, il piemontese diventa il 12° pilota sul podio dopo sei gare, una cosa davvero impensabile all’inizio della stagione. La lista potrebbe anche aumentare dato che alcuni top rider come Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) non hanno ancora terminato nessuna gara al parco chiuso. È solo questione di tempo.
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È chiaro che la stagione 2020 è la più imprevedibile di sempre. L’assenza di Marc Marquez (Repsol Honda) a causa di un infortunio ha reso completamente aperta la lotta per il titolo e ogni settimana assistiamo ad una storia diversa. I doppi appuntamenti sulla stessa pista, la scelta degli pneumatici insieme ad altri fattori giocano un ruolo importante nello sviluppo di un campionato alla ricerca del proprio campione. Cosa ci riserverà il Gran Premio TISSOT dell’Emilia Romagna e della Riviera di Rimini il prossimo fine settimana?