Chi deve ancora vincere un Gran Premio nel 2020?

Otto piloti diversi hanno conquistato almeno una gara in MotoGP™ e ci sono i presupposti perché il numero continui a crescere

La stagione 2020 del MotoGP™ è vicina dal battere tutti i record di competitività in un anno profondamente segnato dalla pandemia di Covid-19 e dall’infortunio dell’otto volte campione del mondo Marc Marquez (Repsol Honda Team) al primo appuntamento del 2020. Da allora, abbiamo visto otto piloti diversi tagliare per primi il traguardo, molti record sono stati battuti mentre altri potrebbero essere stracciati da qui alla fine del campionato.

Ricapitolando, nei primi 10 appuntamenti abbiamo visto otto vincere. L’ultimo a festeggiare è stato Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) al MotorLand ma prima di lui, abbiamo visto Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT), Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), Andrea Dovizioso (Ducati Team), Miguel Oliveira (Red Bull KTM Tech3), Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT), Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) e Danilo Petrucci (Ducati Team).

Otto vincitori diversi non si vedevano dal 2000, quando Kenny Roberts Jr. vinse il Campionato del mondo in 500cc. Il record assoluto è stato stabilito nel 2016, quando ci sono stati nove piloti diversi a mettere piede sul gradino più alto del podio: Jorge Lorenzo, Marc Marquez, Valentino Rossi, Jack Miller, Andrea Iannone, Cal Crutchlow, Maverick Viñales, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso. Quest’anno si potrà eguagliare o superare questa cifra?

Le possibilità non mancano. Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) è in testa al campionato dopo aver conquistato numerosi podi quest’anno ma nel suo palmares manca ancora la prima vittoria, quella sfiorata al GP di Stiria quando però la bandiera rossa, esposta in seguito alla caduta di Viñales, ha interrotto il passo del maiorchino vedendo svanire la medaglia d'oro. Una situazione simile l’ha vissuta Pol Espargaro (Red Bull KTM Factory Racing) al GP precedente, quando si è trovato senza gomme per la seconda partenza al Red Bull Ring, quella avvenuta subito dopo la clamorosa caduta di Johann Zarco (Esponsorama Racing) e Morbidelli. Lo stesso Polyccio ha frequentato il podio quest’anno e presto affronterà un doppio appuntamento a Valencia, una pista dove ha conquistato il primo podio con la KTM nel 2018, anche se in condizioni di bagnato.

Piloti come Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) e Jack Miller (Pramac Racing) si sono esibiti ad alto livello anche quest’anno in molte gare. Il giapponese è molto costante essendosi piazzato ad ogni appuntamento nella top 10, è stato l’unico a riuscirci. I primi due podi consecutivi di Alex Marquez (Repsol Honda Team) sono un’anteprima di quello che verrà. Il campione in carica della Moto2™ non si farà sfuggire l’occasione di mettere i piedi sul gradino più alto del podio.

Così come il rookie anche un veterano come Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP) mira e ha le possibilità di tornare a vincere nel corso di questa stagione non appena sarà guarito dal Covid-19. Il Dottore è impaziente di scoprire le montagne russe di Portimao, chissà come ci sorprenderà nell’appuntamento portoghese.

Tra i piloti che mancano ancora all’appello di una vittoria in questa stagione c’è Francesco Bagnaia (Pramac Racing) che ha perso una grande opportunità con la sua caduta fatta al GP dell’Emilia-Romagna quando era in testa davanti a Viñales. Ci sono anche altri piloti di lunga esperienza da tenere d’occhio, come Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) e Zarco che ha conquistato il podio a Brno un paio di mesi fa. Senza escludere altre opzioni sorprendenti, le statistiche potrebbero essere stravolte nel corso delle ultime quattro gare dell’anno.

Ma i record di quest’anno vanno oltre le vittorie. Nelle prime 10 gare, ci sono stati 15 diversi piloti sul podio. Per ritrovare un record simile bisogna risalire al 1976, quando ce ne furono 18 in 10 gare. Infatti, la cifra di 15 è stata raggiunta a Le Mans nel nono turno dell’anno della classe regina.

In ogni caso, se parliamo esclusivamente dell’era MotoGP™, questa è la stagione del record assoluto con 15 piloti sul podio, il dato che precede quest’ultimo risale ai 13 del 2004. Analizzando invece la storia del campionato, l’ultima volta che si erano visti 15 protagonisti sul podio era stato nel 1977, una stagione di 11 gare dove a vincere il titolo fu Barry Sheene con la sua Suzuki. Mir potrà scrivere un nuovo capitolo insieme alla casa di Hamamatsu? Vedremo nuovi e diversi vincitori nel corso di questa stagione? Aragon, Valencia e Portimao avranno l’ultima parola.

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