'Dovi' rompe l’attuale tendenza con un nuovo record

L’ex telecronista della MotoGP™ Nick Harris analizza l’ambizioso ritorno del pilota forlivese e il suo legame con il Campionato del Mondo

Mentre il mondo dello sport si entusiasma con le prestazioni di due tennisti adolescenti, Andrea Dovizioso rompe la tendenza attuale. Il 35enne forlivese è tornato a correre in MotoGP™ domenica a Misano. Ha quasi il doppio degli anni della tennista Emma Raducanu che la scorsa settimana ha vinto lo US Open ma Dovi si è rituffato in un Campionato che sta vivendo un’ondata di gioventù come in nessun altro sport. Il ritorno di Dovi in pista dopo quasi un anno sabbatico ha anche dato vita a un record che forse sarà imbattibile per sempre.

Andrea Dovizioso, Petronas Yamaha SRT, Gran Premio Octo di San Marino e della Riviera di Rimini

Per la prima volta nella storia del Campionato del Mondo che ora vive la sua 73^ stagione, sulla griglia di partenza di Misano domenica abbiamo visto ben 14 vincitori nella classe regina. Con il ritorno di Dovizioso e con la nuova esperienza di Franco Morbidelli con Yamaha al rientro dall’infortunio, è stato riscritto un nuovo record.

Dovi per il resto della stagione prenderà il posto di Morbidelli nel team Petronas SRT Yamaha in vista della prossima annata quando Yamaha gli ha promesso che avrà a sua disposizione una M1 totalmente uffciale. Domenica è stato compagno di box di Valentino Rossi all’interno del team Petronas. In due fanno 77 anni e 756 Gran Premi di cui 598 nella classe regina. Un record che probabilmente non verrà battuto anche se in precedenza pensavamo lo stesso in relazione al numero di vincitori di un Gran Premio presenti sullo stesso schieramento.

Andrea Dovizioso, Valentino Rossi, Gran Premio Octo di San Marino e della Riviera di Rimini

Si tratta di un passo coraggioso quello compiuto da Dovi che meglio di chiunque altro sa quanto sarà difficile ma ha anche l’esperienza che serve per fare bene. Per lui sarà la terza moto ufficiale con cui correrà in MotoGP™ dopo aver portato al successo il team Repsol Honda nel Gran Premio di Gran Bretagna nel 2009 e dopo una stagione trascorsa con il team Monster Tech 3 Yamaha prima di passare a Ducati. Ha vinto il Gran Premio di Malesia 2016 e solo un Marc Marquez all’apice della sua carriera - insieme al quale ci ha regalato dei duelli mozzafiato - gli ha mpedito di laurearsi campione del mondo nonostante 13 vittorie. Per tre anni di fila, dal 2017 al 2019, ha chiuso la stagione al secondo posto alle spalle di Marquez. L’anno scorso in Austria ha vinto la sua ultima gara.

Quando sentivo parlare di un pilota che per tre volte si è laureato vicecampione del mondo in MotoGP™ ho sempre pensato a Randy Mamola. L’esuberante pilota californiano per quattro volte a fine stagione è arrivato secondo dopo aver vinto 13 volte. Sulla sua strada negli anni ’80 non ha trovato un Marquez ma piloti che rispondono al nome di Kenny Roberts, Marco Lucchinelli, Eddie Lawson e Wayne Gardner. Due piloti così diversi in termini di carattere ma allo stesso tempo brillanti sulle due ruote. A differenza di Mamola almeno Dovi ha provato il gusto di vincere il titolo mondiale. Lo ha fatto nel 2004 in 125cc mentre nel 2006 e nel 2007 ha chiuso al secondo posto le due stagioni in 250cc.

Ciò che attende il 35enne romagnolo non è mai stato così chiaro se non come in occasione del suo ritorno in pista avvenuto lo scorso weekend. È scattato dall’ultima fila insieme ai connazionali Valentino Rossi e Danilo Petrucci. Un paio di anni fa chi si sarebbe immaginato un’ultima fila del genere? Nella gara vinta dal 24enne Pecco Bagnaia, Dovizioso è arrivato 21°.

Fermare la grande carica dei giovani è una sfida impegnativa per chiunque sia riflessivo come Dovizioso. Non si fa illusioni, altrimenti la scorsa settimana avrebbe dovuto guardare la finale di tennis andata in scena a New York. Sarà una battaglia affascinante e senza dubbio per Dovizioso - che vanta 24 vittorie - sarà la sfida più grande di sempre.

Un’ultima cosa: riesci a nominare tutti i 14 vincitori di un Gran Premio presenti sullo schieramento di Misano?

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