"A volte è meglio quando nessuno parla di te"

I punti di vista più interessanti sui principali episodi del Motul TT di Assen, compreso il contatto Bastianini - Marquez: parlano i piloti della MotoGP™

Chi preferisce lavorare nell’ombra, chi è costretto ad ammettere la superiorità dell’avversario, chi in gara ha dovuto rallentare per ragioni strategiche e chi è stato coinvolto in un episodio controverso. 

Sventolata ad Assen la bandiera a scacchi, i piloti della MotoGP™ hanno discusso i principali temi di interesse emersi nell’ottavo appuntamento del calendario 2024. Eccone una serie in carrellata, iniziando però dalla conferenza stampa del giovedì. 

Il Bagnaia pensiero

Durante il mese di giugno, fra il GP del Mugello e quello di Assen, sono state le mosse di mercato di Marc Marquez e Jorge Martin a calamitare l’attenzione dei giornalisti e dei lettori. Il primo ha firmato per passare dal box Gresini Racing MotoGP™ al Ducati Lenovo Team, mentre l’altro lascerà il marchio di Borgo Panigale per salire sulla RS-GP del team Aprilia Racing. 

Lontano dai riflettori, il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) se l’è goduta. 

"A volte è meglio quando nessuno parla di te. Stare a casa, francamente, mi è piaciuto. Ero certo di arrivare qui con alle spalle tre settimane di lavoro, quindi in forma, meglio di prima. Parlo della mia preparazione, che è stata migliorata ed è molto, molto buona adesso”. 

L’intervista a Martin

Il Motul TT di Assen ha avuto un solo, grande protagonista: proprio Bagnaia, che ha monopolizzato l’ottavo round del 2024 conquistando pole, Tissot Sprint e gara. 

Il più vicino a lui è stato Martin. Nella gara di domenica, in particolare, ha replicato il ritmo dell’italiano fino a metà dei 26 giri previsti, anche se in avvio aveva perso qualche metro. Poi, ha mollato. 

"Non ho scuse oggi. Posso solo congratularmi con Pecco, è stato incredibile".

“Ora però andiamo al Sachsenring ed è positivo, perché è una pista che mi piace molto”, ha riferito lo spagnolo a motori spenti. “È uno dei miei tracciati preferiti, in realtà. Dovremo partire molto forte dal venerdì, per fermare Bagnaia. Negli ultimi tre round è stato inarrestabile. Ma le cose possono cambiare molto velocemente".

La dichiarazione di Quartararo

Anche Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), che nel 2022 si era giocato il titolo con Bagnaia fino all’ultima gara dopo averlo vinto nel 2021, ha parlato dello stato di forma del numero 1: “È impressionante. Che dire? Negli ultimi due GP ha vinto la Sprint e la gara. Davvero impressionante. È chiaramente lui, l’uomo da battere”.

E ancora: “Quando inizi a vincere, senti che la fiducia è alta e ti senti imbattibile. Tutti i piloti vogliono provare quella sensazione. In questo momento, lui ce l'ha. Resterà in alto per molto tempo".

Marquez estende l’applauso

Interpellato a proposito, Marc Marquez ha inserito nei complimenti anche il secondo classificato: "Bagnaia è stato velocissimo, ma anche Jorge. Dal Montmelò in avanti hanno iniziato ad andare molto forte”, ha riferito l’otto volte campione del mondo. “Vediamo se riusciremo ad avvicinarci. Ma sarà difficile. Il mio obiettivo è lottare sempre per le prime tre posizioni".

Problemi di pressione

Ad Assen, nel bel mezzo della gara, alcuni episodi hanno sollevato qualche perplessità. Almeno durante la diretta. A un certo punto Marc Marquez ha tolto una mano dal manubrio e lasciato passare di proposito Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), che lo seguiva. Più avanti è stato invece l’italiano a fare qualcosa di simile. 

Entrambi, da quanto confermato a fine gara, stavano gestendo la pressione dello pneumatico anteriore, che per regolamento deve rientrare in determinati parametri. Seguire un altro pilota da vicino, grazie al calore di chi è davanti, permetteva di farla aumentare. Mentre avere pista libera, vista l’aria fresca, la faceva calare.

Il numero 93 dopo la bandiera a scacchi è stato retrocesso dalla quarta alla decima posizione proprio a causa di una irregolarità nei parametri riscontrati. 

“È un peccato - ha commentato lo spagnolo - ma le regole sono le regole”. 

“Sono partito bene, ma all'improvviso ho notato che all'anteriore c'era qualcosa di strano. La temperatura e la pressione della gomma erano bassissime, così ho lasciato passare Diggia. Era per gestire la pressione dello pneumatico davanti”.

Riscontro simile per Di Giannantonio: "L'anteriore era un po' freddo. Nelle curve veloci stava diventando un problema. Visto il vento, forse era il caso di stare dietro a qualcuno per riscaldare la gomma anteriore. È quello che ho fatto. Ma alla fine, durante la manovra, ho lasciato passare troppi piloti!”

Il contatto Bastianini - Marquez

Nel suo resoconto, Marc Marquez ha anche parlato del sorpasso subito da Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team), impegnato in una rimonta dalla decima alla terza posizione. Alla prima curva l’italiano si è buttato all’interno. I due si sono toccati e il numero 93 è finito fuori pista. 

"Onestamente, mi aspettavo venisse penalizzato e dovesse cedere una posizione”, le parole dell’iberico. “Penso sia la cosa da fare, se sorpassi un pilota con un contatto e lo fai uscire di pista. Non dico una penalizzazione più grave, ma almeno questa. Invece, non c’è stato nulla. La penalizzazione l’ho ricevuta io per via delle gomme”. 

Anche Bastianini ha offerto la sua versione dei fatti: “In ingresso, sia io che Marc abbiamo mollato i freni più volte, tre o quattro. Ero in traiettoria. Lui ha rilasciato il freno la prima volta, io pure. Poi ancora. È stato strano. Alla fine, io ero all’interno e lui all’esterno. Ha provato a chiudere. Un rischio, sì. Per lui, non per me, perché ero all’interno”.

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