Alla tua, 'Pecco'

Perché Nick Harris tiene per sé le proprie idee prima del GP di Germania?

Per voi potrebbe essere una sorpresa ma anche prima della giornata di gara mi piace davvero tanto pianificare e fare ricerche per il mio blog. Assen non ha fatto eccezione anche se tutto è andato storto fino a quando non è arrivato Pecco Bagnaia a salvare la giornata. Una prestazione di totale supremazia in MotoGP™ nella Cattedrale della Velocità. Campione del mondo di nome e di fatto. Non c’è da meravigliarsi se Pecco si era fatto tatuare il circuito di Assen sul braccio destro. È sempre stato in testa per tutti gli ultimi 73 giri. Domenica ha vinto per la sesta volta nel TT di Olanda e questa è stata anche la sua terza vittoria consecutiva in top class su questo leggendario circuito. L’ultimo pilota a vincere per tre volte di fila ad Assen era stato Mick Doohan, vincitore di cinque gare consecutive sulla pista olandese dal 1994 al 1998.

Sembrava tutto così semplice. 50 anni fa ad Assen vi fu il debutto del Che Guevara delle gare motociclistiche. Nel 1974 Kenny Roberts arrivò in Europa e da quel momento le cose non sarebbero più state le stesse. In giugno a vincere la gara della Moto2™ al Mugello è stato l’altro statunitense Joe Roberts, secondo nella classifica mondiale: il momento perfetto per ricordare il passato e prevedere il futuro. I tempi sono maturi per la riscossa dei piloti americani nel Campionato del Mondo e anche per tornare al vertice, come loro stessi hanno fatto per tanto tempo. Come puoi non andare forte se di cognome fai Roberts?

Kenny conquistò la pole position in quella sua prima gara in 250cc: in gara cadde ma poi si rialzò e arrivò terzo. Il resto è storia. Aveva una gran passione per le competizioni. Guidò la rivoluzione sia in pista che fuori. Uno stile scorrevole, sviluppato sullo sterrato nel proprio Paese, ma mai messosi alla prova su piste europee. Kenny vinse tre titoli mondiali consecutivi in 500cc con Yamaha. Quello era soltanto l’inizio. Non le mandò a dire agli organizzatori che avevano dimostrato davvero poco rispetto in termini di sicurezza e benessere dei piloti. Nel 1980 insieme al giornalista Barry Coleman minacciarono, sostenuti da tutti i migliori piloti, di dar vita a una competizione mondiale concorrente. Non avvenne, ma la grande minaccia portò a un incremento del 500% in termini di premi oltre a un grosso incremento in tutti gli aspetti di sicurezza.

Kenny aveva costruito quel ponte sopra l’Atlantico per permettere ai piloti americani di correre. Amavano quei razzi a due tempi da 500cc. Titoli mondiali a iosa con Freddie Spencer, Eddie Lawson, Wayne Rainey, Kevin Schwantz e suo figlio Kenny Junior. Un’epoca d’oro per l’America che però vide lentamente scemare la propria fonte di talenti. Nel 2006 Nicky Hayden fu l’ultimo statunitense a vincere un titolo mondiale. Ben Spies nel 2011 è stato l’ultimo statunitense a vincere una gara. Per un certo periodo incredibilmente non vi sono più stati piloti americani in alcuna categoria del Campionato del Mondo ma poi è emerso Joe Roberts. Quella seconda vittoria in Moto2™ gli ha dato una bella occasione per vincere quel titolo mondiale e una reale occasione per approdare in MotoGP™.

Tutte le idee che avevo sono andate in fumo venerdì pomeriggio. Tanta sfortuna per Roberts che è caduto rompendosi la clavicola nel corso delle prove della Moto2™. Il pilota dell’Only Fans American Racing Team è stato dichiarato unfit, ma spera di tornare in azione al Sachsenring.

Mentre passeggiavo con il mio cane Candy, dopo aver visto la gara della Tissot Sprint dominata da Bagnaia, mi è venuta un’altra ispirazione. Sempre sabato pomeriggio l’Italia sarebbe scesa in campo contro la Svizzera in una partita da dentro o fuori nei Campionati Europei per difendere il titolo di campione uscente, proprio come Bagnaia e il team Ducati Lenovo con il titolo di campioni del mondo. Al Mugello per un giorno hanno salutato il rosso Ducati per tingersi di Azzurro per sostenere la propria Nazionale.

Due ore dopo la Svizzera con un secco due a zero ha battuto l’Italia rimandando a casa i campioni uscenti.

'Pecco', la tua prestazione magistrale ha salvato la giornata. Ho delle idee per il Sachsenring ma penso sia meglio tenerle per me stesso dato che non posso continuare ad affidarmi al campione del mondo.