Nell’arco di dodici mesi, un radicale cambio di mentalità. È quello di cui ha parlato Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™) durante un’intervista realizzata prima del Gran Premio della Germania e mandata in onda dall’emittente spagnola DAZN.
Il Sachsenring, dove si è corso il nono round del calendario 2024, è una pista particolare per lui. Negli anni sul tracciato tedesco ha stabilito un dominio che l’ha portato a vincere undici volte, nelle varie categorie. Nel 2023 c'era arrivato con una mentalità che un anno dopo è del tutto cambiata. Come ha spiegato lui stesso.
¿Se ve @marcmarquez93 en la pelea por el Mundial? ¿Cómo cree que habrá sentado a Pecco su llegada a Ducati? ¿Qué hará cuándo deje MotoGP? 🤔
— DAZN España (@DAZN_ES) July 10, 2024
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Contro un muro
“Il Gran Premio della Germania dell'anno scorso mi ha aiutato ad aprire gli occhi sulla realtà e capire che certe aspettative, semplicemente, non sono realistiche”.
“Quel fine settimana non vedevo la realtà per come era. E non sapevo come reagire. Mi sono scontrato contro un muro".
In sella a una Honda RC213V non performante quanto la concorrenza, l'iberico ha provato a stare davanti ma si è ritrovato a terra: ha alzato bandiera bianca prima della gara, con il pollice sinistro rotto nell’ultima di una più ampia serie di cadute rimediate in poche ore.
Marquez era ‘tutto o niente’. Ma ciò lo ha spinto in una palude di dubbi. Per la testa gli è passata anche l’idea del ritiro, visto che i risultati non arrivavano ed era reduce da un lungo calvario seguito all’infortunio di Jerez 2020, con diverse operazioni al braccio destro necessarie prima che tornasse in forma.
La rinascita con Ducati
Poi c’è stata la svolta, rappresentata da un addio anticipato alla Honda rispetto al contratto che legava lo spagnolo al marchio nipponico e alla firma con il team Gresini Racing MotoGP™ per correre insieme, nel 2024, con una Ducati.
Ora, la sua filosofia è cambiata: “Mi sono evoluto soprattutto nel modo in cui mi pongo gli obiettivi, che sono realistici. Non puoi arrivare su una pista, a prescindere da tutto, e cercare di vincere come ho fatto io nel 2023. Quel Gran Premio è stato frustrante”.
Lo si era visto anche da fuori: “Il gesto del dito medio", fatto a un certo punto, "lo sconforto espresso sul muretto box quando sapevo che nella caduta mi ero rotto qualcosa e avrei affrontato un altro infortunio”.
È stata una lezione: “Mi ha fatto imparare a gestire, a sapermi adattare e non creare false aspettative".
Un anno dopo
Il suo GP della Germania 2024, con un team e una moto nuova, è stato sulle montagne russe: due volte a terra il venerdì, ha rimediato una frattura all’indice della mano sinistra e del dolore alle costole. Sabato nelle qualifiche non è riuscito a tentare l’affondo decisivo in Q1 a causa di un altro pilota, che l’ha ostacolato nell’ultimo giro buono. Scattato tredicesimo, nella Tissot Sprint ha chiuso sesto e domenica ha svoltato finendo sul podio, secondo al termine di una rimonta da enciclopedia.
"Non vincere qui non sarebbe un fallimento”, aveva commentato prima di scendere in pista per l'appuntamento tedesco. “Ho le idee molto chiare e so quali sono i miei obiettivi per questa stagione”.
Il mercato 2025
Insieme a DAZN, Marquez ha anche parlato del mercato 2025, che l’ha visto al centro dell’attenzione grazie al passaggio, dalla prossima stagione, al team ufficiale Ducati. Dividerà il box con Francesco Bagnaia: “Penso che l'abbia presa bene”, ha affermato a proposito. “Se fossi al suo posto, l’affronterei come una sfida. Della serie: hanno messo il pilota con il maggior numero di campionati del mondo attualmente in griglia sulla mia stessa moto e l’ho battuto”.
“Ma bisogna chiedere a lui come l'ha presa".
Se non avesse firmato con Ducati, Marquez sarebbe potuto passare ad Aprilia o KTM? “Sono due marchi europei che stanno facendo bene e hanno un metodo di lavoro e progressione che li porta a vincere delle gare. Erano opzioni reali e concrete”.
Bagnaia e Martin: ossi duri
Per chiudere, un commento sulla lotta al titolo 2024. Sarà della partita anche lui?
“Ci sono due piloti costantemente più veloci che finiscono davanti”, ha detto riferendosi a Bagnaia e Jorge Martin (Prima Pramac Racing), che in classifica occupano le prime due posizioni. “Non mi vedo in lotta per il campionato. L'obiettivo sarà finire tra i primi tre, anche se non sarà facile. Dovremo fare i conti con Enea Bastianini", l’altro pilota del Ducati Lenovo Team, che l’anno prossimo lascerà proprio allo spagnolo la sua sella.
Chi è, dunque, il favorito per il Mondiale? "In questo momento vedo Bagnaia più forte. Ha la stabilità mentale e i risultati. Ha lo slancio giusto, anche se in un paio di gare le cose possono cambiare. Ma è uno slancio che fa paura”.
"Bagnaia ha fatto un passo avanti nelle ultime gare, sta alzando l'asticella. Martin riesce a stargli vicino, anche se non al suo livello. Io invece mi sono un po' fermato. Sono rimasto dov'ero a Jerez e Le Mans".