Con la progressiva riduzione delle restrizioni, sempre più piloti del MotoGP™ tornano ad indossare casco e tuta per riprendere gli allenamenti con le rispettive moto o, come hanno fatto Pol Espargaro (Red Bull KTM Factory Racing) e Dani Pedrosa, per affrontare un paio di giorni di test privati. Il pilota ufficiale e il collaudatore KTM sono impegnati dal 26 al 28 maggio al Red Bull Ring per lavorare allo sviluppo della RC16.
Tanto la casa austriaca come Aprilia, sono gli unici due costruttori che hanno a disposizione le concessioni e un maggior margine di tempo per omologare i motori. Come stabilito in una delle ultime decisioni deliberate dalla Grand Prix Commission, la casa di Noale e quella di Mattighofen avranno la possibilità di omologare i rispettivi motori il prossimo 29 giugno e saranno gli stessi con cui affronteranno le stagioni 2020 e 2021.
I due spagnoli non sono i primi a riprendere la moto, infatti nelle ultime due settimane abbiamo rivisto i piloti residenti ad Andorra allenarsi al Circuit Andorra - Pas de la Casa; Alex Rins (Suzuki Ecstar) insieme a Xavi Vierge (Petronas Sprinta Racing), a Gabriel Rodrigo (Kömmerling Gresini Moto3) e ad altri protagonisti del MotoGP™ e del WorldSBK si sono allenati al Circuit de Barcelona - Catalunya.
Anche i fratelli Marquez sono tornati a praticare motorcross a Lleida; non hanno fatto eccezione i piloti italiani come Enea Bastianini (Italtrans Racing Team), Nicolò Bulega (Federal Oil Gresini Moto2) i collaudatori di Aprilia e Ducati, Lorenzo Savadori e Michele Pirro che si sono ritrovati al Misano World Circuit Marco Simoncelli, pista che, pochi giorni più tardi ha visto la presenza anche di Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP).
Il progressivo ritorno in azione è un segnale positivo che dimostra il desiderio dei piloti di tornare a competere il prima possibile.