Chiudi gli occhi e fai un respiro profondo

L’ex commentatore Nick Harris riflette su una stagione sorprendente con sempre più piloti pronti per andare alla ribalta

Non pensavo che l’avrei mai ammesso dopo quella seconda partenza ma come tutti ho bisogno di una pausa e di sdraiarmi in una stanza buia per rendermi conto che stiamo assistendo al più incredibile inizio di stagione nei 71 anni di storia di Gran Premi motociclistici. 

Negli ultimi quattro decenni ho scritto e parlato spesso del ‘Cambio della guardia’ dopo le prime gare all’inizio di una nuova stagione. Sono arrivati i nuovi vincitori di un Gran Premionuovi costruttori sono saliti sul gradino più alto del podio mentre i vecchi campioni hanno iniziato a svanire ma non è mai successo velocemente. Le statistiche dopo cinque incontri sono mozzafiato, abbiamo assistito ad appuntamenti imprevedibili, sorprendenti, emozionanti e con tanti colpi di scena. 

Ricordo l’entusiasmo quando Jarno Saarinen vinse i primi due round del Campionato del mondo in 500cc del 1973 prima della sua tragica morte. Scrissi delle prime vittorie di Eddie LawsonWayne GardnerKevin SchwantzMax Biaggi e Kenny Roberts Junior nei primi appuntamenti della stagione. Tutti, a parte lo sfortunato Biaggi, sono diventati Campioni del mondo in 500 cc ma questa stagione ha eclissato tutto quello a cui abbiamo assistito in precedenza. Chi avrebbe mai osato credere a quello stiamo assistendo quando la stagione è iniziata a porte chiuse il mese scorso?  

Undici piloti sono saliti su podio, con quattro vincitori diversi. Quella di Brad Binder a Brno è stata una vittoria arrivata al suo terzo Gran Premio in MotoGP™. Tre dei quattro vincitori di una gara: Fabio QuartararoBinder e Miguel Oliveira hanno vinto il loro primo Gran Premio della massima categoria. Binder e Oliveira hanno regalato al Sudafrica e al Portogallo le loro prime vittorie in assoluto in classe regina. Oltre al vincitore della prima tappa austriaca, Andrea Dovizioso, gli altri tre vincitori hanno affrontato meno di 25 gare in MotoGP™ e hanno meno di 26 anni. Inoltre, ci sono Franco Morbidelli e Joan Mir che hanno conquistato il loro primo piazzamento nella top 3 della MotoGP™

KTM è diventato il costruttore più recente a salire sul gradino più alto del podio non una ma due volte, mentre la Honda ha un record negativo visto che era dal loro ritorno ai Gran Premi nel 1982 che trascorreva tanti GP senza salire sul podio. I libri dei record sono stati strappati anche in qualifica. Ci sono stati quattro poleman diversi. Tra questi troviamo Pol Espargaro che ha regalato a sé stesso e alla KTM la prima pole position. Yamaha e Ducati sono gli altri due costruttori ad essere partiti dalla prima casella dello schieramento. Dieci piloti diversi hanno riempito le cinque prime file tra cui il trentenne Johann Zarco, il più anziano di questa classifica. 

In quei freddi e bui giorni di marzo e aprile ho temuto che quest’anno non avremmo assistito ad una sola gara di MotoGP™. Invece, grazie al duro lavoro, alla lungimiranza e alla tolleranza di tutti coloro che sono coinvolti in questo sport, stiamo assistendo ad un campionato memorabile già dopo cinque Gran Premi. Non ho idea di cosa mi aspetti, ma ho bisogno di un po’ di riposo prima che si riparta per il doppio appuntamento a Misano

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