Otto Gran Premi alle spalle, dodici ancora da affrontare e una pausa estiva attualmente in corso. Questo dice il calendario della MotoGP™, che lascia spazio per qualche riflessione sulla classifica iridata e sull'evoluzione di un campionato decisamente aperto.
Ducati davanti
Partendo dalla vetta, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) ha confermato lo stato di forma mostrato nella seconda metà della scorsa stagione, quella che gli è valsa il titolo, e guarda tutti dall’alto con 194 punti. Qualche passo falso c’è stato, soprattutto di domenica. È finito a terra in Argentina sul bagnato mentre era sul podio virtuale, mentre negli Stati Uniti è caduto guidando la corsa. In Francia ha assaggiato la ghiaia nelle fasi iniziali a causa di un contatto con Maverick Vinales (Aprilia Racing). Qualche errore dunque, ma mai un fine settimana in cui non è stato veloce.
Che dire poi di Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team)? Il rookie del 2022 ha rotto il ghiaccio vincendo in Argentina e ha fatto il bis a Le Mans davanti al pubblico francese. Dopo tre gare era addirittura in vetta, mentre adesso occupa la terza piazza a un solo punto dal pilota che lo precede: Jorge Martin (Prima Pramac Racing).
Lo spagnolo ha vissuto il suo fine settimana migliore di recente, al Sachsenring, dove ha alzato al cielo il trofeo della domenica e baciato la medaglia d’oro riservata al più veloce della Tissot Sprint. A farlo schizzare nelle parti alte della classifica anche i podi di Le Mans e del Mugello, oltre ai successi nei sabati di Portimao e Austin, dove però la domenica è stata amara. In classifica è secondo con 159 punti: è lui la principale minaccia per Bagnaia?
Carattere KTM
In una stagione che sembra un affare fra Ducati, che dire però delle KTM? La rimonta di Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) nella Sprint argentina, da 15° a 1°, è stata seguita da un altro sabato da incorniciare a Jerez e da un argento ottenuto il giorno dopo in gara, con la terza piazza occupata dal compagno di squadra Jack Miller. In campionato il sudafricano è quarto con 114 punti: recupererà terreno nella seconda parte della stagione?
Le RC16 si mostrano efficaci soprattutto in partenza, con spunti razzo. E hanno fatto ben figurare anche il rookie Augusto Fernandez (GASGAS Factory Racing Tech3), quarto in Francia.
Noie per Aprilia
KTM sale, dunque, mentre a scendere è Aprilia. Il podio di Vinales nella domenica di Portimao è stato seguito da una serie di risultati al di sotto delle aspettative, dopo dei test pre campionato promettenti. Qualche problema in partenza e un po’ di sfortuna lo vedono nella parte bassa della classifica con quattro zeri nelle ultime cinque gare. Nell’altra metà del box si lecca le ferite anche Aleix Espargaro (Aprilia Racing), lontano dai livelli del 2022. Ma il podio di Assen, nell’ultima uscita, potrebbe rappresentare un punto di svolta. In classifica è ottavo con 77 punti.
Difficoltà anche per la struttura satellite di Noale rappresentata dal CryptoDATA RNF MotoGP™ Team. Raul Fernandez non ha ancora espresso ciò che si attendeva da lui, mentre Miguel Oliveira è stato bersagliato dagli infortuni, provocati fra l’altro da responsabilità altrui.
Un inizio 'no' per i marchi nipponici
Musi lunghi anche in casa Monster Energy Yamaha MotoGP™, con il vice iridato Fabio Quartararo che arranca, nono in classifica a 13 punti da Aleix Espargaro. A pesare, fra le altre cose, qualifiche opache. Qualche lampo positivo con il podio di Austin e nella Tissot Sprint di Assen. Ma la strada sembra in salita e la vetta del campionato è lontanissima.
Il marchio di Iwata è in difficoltà, così come la Honda. La stagione, iniziata con il podio di Marc Marquez (Repsol Honda Team) nel sabato di Portimao, si è complicata subito. Nella domenica portoghese lo spagnolo è caduto travolgendo Oliveira e si è infortunato, saltando qualche round. Quando è tornato ha dato tutto, lottando per il podio in Francia ma finendo spesso a terra.
Un trend simile ha coinvolto Alex Rins (LCR Honda Castrol), capace però di vincere a sorpresa negli Stati Uniti. Caduto al Mugello, si è fatto male ed è ora fermo in infermeria.
La casa dell’ala dorata si trova dunque a inseguire, con gli acciacchi dei suoi piloti, spesso a terra e KO, che non aiutano nel lavoro necessario per tornare competitivi.
La seconda parte del 2023 li vedrà riaffacciarsi nelle posizioni che contano? La risposta da Silverstone.