Un brindisi in onore di Brno

Nick Harris ripercorre i Paesi che hanno ospitato il Campionato del Mondo nei suoi 75 anni di storia, dopo la pubblicazione del calendario provvisorio per la stagione 2025

Gli esploratori Marco Polo e Cristoforo Colombo avrebbero apprezzato ogni singolo istante di un viaggio per il mondo lungo nove mesi. È stato svelato il calendario della MotoGP™ per la prossima stagione. 22 Gran Premi in 18 Paesi e cinque continenti. Ecco il momento clou per gli intrepidi viaggiatori della MotoGP™, il momento in cui controllare le date dei loro compleanni del 2025, anniversari di matrimonio e delle vacanze estive prima di tornare a casa alla fine di questa stagione. Sarà un inverno intenso in termini di pianificazione sia per i team che per le famiglie che proveranno a capire come fare a mettere tutto insieme in quei nove mesi.

Quando 75 anni fa nacque il Campionato del Mondo, nel 1949 in calendario vi erano solo sei Gran Premi e tutti in Europa. Anche nel 1980 quando ho iniziato a viaggiare al seguito della MotoGP™ c’erano soli otto Gran Premi in programma e ancora una volta tutti in Europa. Era un Campionato del Mondo di nome ma in quei 31 anni all’infuori dell’Europa si corse solo in America, Argentina, Canada, Venezuela e Giappone, anche se le cose presto sarebbero cambiate.

Il ritorno in calendario – previsto per l’anno prossimo – del magnifico circuito di Brno per me rappresenta una grande notizia. A ruota vi è anche il ritorno in Ungheria e Argentina. Brno è un circuito leggendario come lo sono quello di Assen e il Sachsenring, tutte pietre miliari che hanno dato vita al Campionato del Mondo per come lo conosciamo oggi.

Il circuito stradale che circumnavigava la città, le gare tra i paesi e le foreste vedevano una grandissima partecipazione di pubblico per un assaggio di pura vita oltre la Cortina di Ferro. Quando il circuito stradale venne ritenuto troppo pericoloso, ci mostrarono progetti di un circuito che avrebbe sovrastato la città, un circuito ondulante. Non avremmo mai creduto che sarebbe stato costruito ma così fu, e nel 1987 ospitò il Gran Premio della Cecoslovacchia. Sette anni dopo feci tappa per l’unica volta sul circuito stradale e per un inviato molto ingenuo fu molto utile per aprire gli occhi. Il veterano Chas Mortimer mi diede dei consigli. Non metterti a discutere con la polizia di frontiera quando ti fermeranno per dei controlli e ti faranno aspettare per due ore. Non cambiare denaro alla frontiera dato che nel paddock avrai un tasso migliore.

In hotel non aspettarti di trovare del latte nel tè e se vuoi farti uno di quei magnifici bicchieri di vino di Brno l’unico con cui parlare è il campione del mondo Sidecar George O’Dell.

Chas aveva ragione su tutta la linea. Le 500cc avevano già smesso di correre sul circuito stradale e l’apice fu in occasione del penultimo Round del Campionato 350 cc con il duello tra Toni Mang e Jon Ekerold. Mang vinse la gara mentre Ekerold non andò oltre il decimo posto per via di un problema meccanico. Arrivarono appaiati a pari punti all’ultimo appuntamento in programma sul leggendario circuito stradale del Nürburgring. Ekerold conquistò il titolo con una delle prestazioni più impressionanti di tutti i 75 anni di storia del Campionato del Mondo. Una bellissima ultima volta per il Campionato del Mondo sul circuito stradale tedesco.

La mia prima volta al seguito del Campionato del Mondo all’infuori dell’Europa è stata nel 1982 in Argentina. Che viaggio! Un viaggio in moto alla Che Guevara da Buenos Aires alle Ande e ritorno, seguito da una fantastica gara vinta da Kenny Roberts su Barry Sheene e Freddie Spencer. Quando tornammo a casa il lunedì mattina, venimmo a sapere che di lì a poco sarebbe scoppiata la guerra tra la Gran Bretagna e l’Argentina per la questione relativa alle Isole Falkland. Avevamo fatto appena in tempo.

Le due volte che abbiamo fatto tappa all’Hungaroring nei sobborghi di Budapest abbiamo assistito a due gare storiche. Nel 1990 il cinque volte campione del mondo Mick Doohan conquistò la prima delle sue 54 vittorie in 500cc. Due anni dopo Eddie Lawson conquistò l’ultima delle sue 31 vittorie in 500cc regalando a Cagiva la sua prima storica vittoria nel Campionato del Mondo.

Da sei a 22 Gran Premi in 75 anni. La MotoGP™ non smetterà mai di esplorare il mondo. Brindo al futuro con uno di quei bicchieri di cristallo di Brno che dopo 44 anni ancora fa le bollicine.

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