Il campionato del mondo si dipinge di rosso Ducati

Con la vittoria al Red Bull Ring, Dovizioso è ora a 11 punti da Quartararo e si prepara a sfruttare al meglio il secondo GP a Spielberg

Fare pronostici su chi si aggiudicherà questo campionato del mondo MotoGP™ non potrebbe essere più imprevedibile a questo punto del 2020. Dopo l’infortunio di Marc Marquez a Jerez, i dubbi dimostrati da Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) e Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) nelle ultime due gare, Andrea Dovizioso (Ducati Team) ha ricoperto un ruolo importante in Austria annunciando il suo addio alla Ducati a fine anno e, il giorno dopo, il romagnolo armato di Desmosedici ha conquistato il Red Bull Ring con una vittoria di grande prestigio che lo ha portato a 56 punti, appena a meno 11 dall’attuale leader, El Diablo

Rivendicando la pista austriaca come ‘territorio Ducati’, Desmodovi ha ottenuto la sua 15° vittoria in MotoGP™, la 14° in rosso, permettendo al costruttore bolognese di raggiungere il successo numero 50 nell’era MotoGP™. Guardando al 2021 con la ferma decisione di intraprendere una nuova strada, il tre volte vicecampione del mondo ha ritrovato la concentrazione e la serenità per focalizzarsi nella lotta per il titolo. 

Quartararo, che aveva già faticato a brillare a Brno, nell’ultima gara ha sofferto in frenata ed è riuscito ad arrivare solo ottavo. Poteva andar peggio, visto che alla curva 4 è scivolato dovendo riprendere la corsa dal fondo della griglia di partenza prima che la gara fosse fermata dallo spaventoso incidente che ha coinvolto Johann Zarco (Esponsorama Racing) e Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT). Fortunatamente per il pilota di Nizza, anche Viñales ha perso punti anche se sia lui che il suo compagno di squadra Valentino Rossi hanno avuto la fortuna di uscire indenni da una caduta avvenuta davanti ai loro occhi e che non li ha colpiti solo per pochi centimetri. 

A livello strettamente sportivo, Viñales ha sofferto ancora una volta i problemi tecnici che hanno ostacolato le sue prestazioni. Se in altre occasioni aveva lottato con le gomme, questa volta è stata la frizione a creargli problemi dopo un’uscita che ha completamente ipotecato il suo risultato finale. Nonostante tutto, ha incassato sei punti per non perdere troppo slancio rispetto al leader della generale, anche se è stato superato da Dovizioso così che adesso lo spagnolo è terzo a 19 punti da Quartararo. In quarta posizione troviamo uno dei piloti rivelazione di questa stagione: Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing). 

Dopo aver fatto la storia a Brno con la sua prima vittoria da esordiente, il sudafricano è andato di bene in meglio al Red Bull Ring. Nonostante sia scattato dal 17° posto sullo schieramento, ha dato il massimo in una gara di sopravvivenza per recuperare posizioni e, supportato dal suo grande passo gara, ha anche beneficiato della sfortuna dei suoi rivali per finire ai piedi del podio dopo aver resistito all’implacabile assedio di Rossi e Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu). Il Dottore si è affermato in una posizione molto apprezzata incatenando due piazzamenti nella Top 5 e col suo celebre podio in Andalusia, ed è quinto assoluto, davanti al giapponese che è il perno della Honda in assenza di Marc Marquez

Il quarto posto di Binder è stata la principale nota positiva per KTM in una gara in cui il costruttore di Mattighofen ha pagato a caro prezzo l’incidente tra Pol Espargaro (Red Bull KTM Factory Racing) e Miguel Oliveira (Red Bull KTM Tech3). Il pilota di Granollers, già a terra dopo un contatto con Zarco a Brno, non è riuscito a mettere la ciliegina sulla torta di un grande fine settimana sulla pista di KTM. Col permesso dei piloti Ducati, con Dovizioso in testa, Polyccio è destinato a diventare una stella nel nuovo BMW M Grand Prix of Styria

Jack Miller (Pramac Racing) cercherà di rivendicare il suo potenziale. L’australiano ha sfruttato la forza della sua moto nell’ultima gara per salire sul podio al fianco di Dovi e di uno spettacolare Joan Mir (Suzuki Ecstar) che ha brindato nei momenti finali all’ultimo giro per conquistare il secondo posto e il suo primo podio in classe regina. Lo spagnolo è stato premiato per la sua buona prestazione nelle ultime settimane dove ha avuto la sfortuna di non riuscire a tenere il passo col grande ritmo che ha mostrato in prova. Col secondo posto austriaco, Mir è ora nono assoluto a pari punti con Morbidelli che ha conquistato il suo primo podio a Brno, mentre Zarco completa la top 10. 

Restando in casa Suzuki, Alex Rins ha mostrato ancora una volta la sua versione migliore ma è caduto nel tentativo di superare Dovi per prendere la testa della corsa. Il suo errore lo ha fatto uscire dalla prime dieci posizioni in classifica generale trovandosi ora 12° alle spalle di Danilo Petrucci (Ducati Team) che, a sua volta, cercherà di sfruttare tutte le virtù della GP20 dopo il settimo posto di domenica scorsa.

In Ducati l’attenzione si concentrerà anche sulla performance di Michele Pirro, impegnato a sostituire Francesco Bagnaia nel Pramac Racing (Pecco spera di tornare a Misano) e sulle prestazioni dei piloti dell’Esponsorama Racing. Zarco, dopo l’incidente con Morbidelli, si è procurato una piccola frattura allo scafoide destro e dovrà superare il controllo medico per essere dichiarato idoneo. Il suo compagno di squadra, Tito Rabat, cercherà di lottare per la zona punti dopo essere rimasto indietro nell’ultimo turno.

Alex Marquez (Repsol Honda Team) è ancora determinato a consolidare la sua permanenza in zona punti a compensare le prestazioni di Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) che, da quando ha subito l’intervento chirurgico allo scafoide, non ha ancora recuperato al massimo tutte le sue forze. Iker Lecuona (Red Bull KTM Tech3) è sempre più a suo agio nella massima categoria, lo conferma il nono posto al Red Bull Ring. Il più giovane della famiglia Marquez sarà raggiunto nuovamente da Stefan Bradl che prende il posto del fratello Marc, ancora convalescente dalla seconda operazione fatta all’omero destro.

Anche Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini) è alla ricerca di un buon ritorno. Dopo la sua storica Q2 a Brno, dove si è classificato quarto, il #41 ha potuto trarre conclusioni positive anche a Spielberg dove è andato a caccia di una piazza nella top 10 ma che alla fine si è rivelata un’impresa sfortunata. Nel secondo round sulla pista austriaca cercherà di fare un passo avanti e di sfruttare la sua fiducia con la RS-GP. Ancora una volta, in assenza di Andrea Iannone, il catalano condividerà il box col britannico Bradley Smith.

Le alternative per brillare nel nuovo GP saranno di nuovo molteplici in un fine settimana che potrebbe essere segnato, ancora una volta, dalle condizioni meteorologiche avverse. Nell’attesa di vedere se ci sarà o meno la pioggia, quello che possiamo aspettarci è di assistere ad una grande prestazione da parte di KTM e di Ducati che ha accumulato un totale di cinque gare su cinque su una pista che è sempre di più il proprio fortino. Questa volta, inoltre, la fabbrica di Borgo Panigale si presenterà con ancora più motivazione visto che è rientrara nelle prime posizioni nella lotta per il titolo. Cosa succederà nel secondo round? Scopritelo domenica 23 prossima dalle 14:00 (GMT+2).

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