Il prossimo campionato ha tutti i numeri e gli ingredienti per essere il grande anno per il costruttore bolognese. Dopo un 2019 dominato da Marc Marquez (Repsol Honda Team), in Ducati si preparano per la prossima stagione perché desiderano sempre di più riportare il titolo che manca dal 2007 quando a vincerlo è stato Casey Stoner.
A Phillip Island, Andrea Dovizioso (Ducati Team) si è confermato vice campione del mondo per il terzo anno consecutivo e, per conquistare l’ambito premio, la Ducati ha deciso di impostare una nuova strategia: dotare quattro piloti della versione ufficiale della Desmosedici così anche nel Pramac Racing, Jack Miller e Pecco Bagnaia, avranno la GP20 la stessa di Dovi e di Danilo Petrucci (Ducati Team).
Nel romagnolo, la Ducati ha trovato il suo pilota di punta, l’anti-Marquez, l’unico in grado di battersi nel corpo a corpo con lo spagnolo. Il 2017 è stato l’anno in cui Dovi si è avvicinato di più alla possibilità di privare Marquez del titolo piazzandosi a 37 punti dal catalano.
Dopo aver cumulato 100 podi in carriera, l’esperienza di Dovi non è in discussione e non ci sono dubbi sul fatto che tornerà nel 2020 alla carica dopo un 2019 ricco di alti e bassi che ha conosciuto momenti di massima soddisfazione in Qatar e al Red Bull Ring. Non ha potuto rispettare il pronostico del primo posto al Mugello perché a trionfare è stato il suo compagno di squadra Petrucci che, proprio in occasione del Gran Premio d’Italia, ha vissuto il suo momento di gloria e una prima vittoria in MotoGP™ arrivata dopo un ultimo giro indimenticabile.
In ogni caso, Petrux ha registrato una battuta d’arresto dopo i tre podi consecutivi a Le Mans, Mugello e Catalogna. In seguito al quarto posto del Sachsenring, il ternano è tornato dalla pausa estiva meno competitivo di come l’avevamo visto nella prima parte di stagione ma nelle ultime gare ha dimostrato di aver ritrovato il feeling giusto e in vista del 2020 sarà ancora più forte vista la preziosa esperienza acquisita in questa stagione e sarà pronto a battersi per il podio ad ogni appuntamento.
Di certo Jack Miller non resterà a guardare e, con una moto ufficiale a disposizione, non farà che continuare la crescita già avviata nel corso di questo 2019. L’australiano lavorerà per aggiudicarsi uno spazio nella squadra ufficiale e avere la GP20 il prossimo anno sarà per lui una grande motivazione per dimostrare quello che vale.
A Phillip Island siamo tornati a vedere il Francesco Bagnaia del 2018, quello che ha vinto il titolo in Moto2™. La prima stagione del torinese in classe regina non è stata semplice ma in Australia è stato autore di una gara eccellente che l’ha visto scattare della 15° casella dello schieramento per poi mancare il podio per appena 55 millesimi alle spalle del suo compagno di squadra Miller. Con un anno in più d’esperienza, il piemontese sarà presto tra i contendenti al podio nel 2020.
Quattro piloti veloci, quattro moto ufficiali in pista, per il prossimo anno la casa di Borgo Panigale ha un pacchetto da sogno per aspirare al successo. Come ha già anticipato dal direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, a novembre vedremo l’anteprima di una Desmosedici “nuova di zecca” che scenderà in pista per i test di Valencia. Negli ultimi anni il colosso emiliano ha dimostrato di essere la principale minaccia per Marquez e il pericolo per lo spagnolo è sempre più grande visto l’equipaggio con cui la Ducati si presenta nel 2020.