Le sensazioni di un vincitore che non perde l’occasione per tirare una frecciatina, la strategia di un pilota che dopo aver commesso un errore ha deciso di gestire, la frustrazione di un rookie che sentiva di poter fare di più.
È emerso questo, e tanto altro, nel dopogara di Silverstone, dove si è consumato il decimo appuntamento del calendario 2024.
Ecco una carrellata con le dichiarazioni più interessanti.
Bastianini parla della Ducati
Enea Bastianini, autore in Inghilterra di una doppietta che l’ha visto affermarsi sia sabato che domenica, nel 2025 non correrà più con i colori del Ducati Lenovo Team, che l’hanno accompagnato sul gradino più alto del podio di Silverstone. Attualmente terzo in campionato, salirà su una KTM. Cambierà aria anche il pilota che nel GP della Gran Bretagna gli è finito immediatamente dietro, Jorge Martin (Prima Pramac Racing), diretto all’Aprilia.
La coppia, attualmente in sella alle GP24 di Borgo Panigale, nella prima parte della stagione era stata in ballo per l’unico posto disponibile nel box ufficiale in rosso di fianco a Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), ora occupato proprio da Bastianini. La scelta del marchio emiliano ha però escluso entrambi ed è caduta su Marc Marquez, al momento impegnato su una GP23 coi colori Gresini Racing MotoGP™.
"La decisione della Ducati? Non l'ho capita”, ha commentato il numero 23. “Hanno perso due piloti come me e Jorge, ma rispetto la scelta”.
Le dichiarazioni di Marquez
L’otto volte iridato in Inghilterra è apparso in difficoltà, rispetto al solito. Spesso alla ricerca di un avversario da seguire durante le prove per sfruttarne il riferimento, nella Tissot Sprint è finito nella ghiaia e domenica ha chiuso quarto.
"Senza la caduta di sabato, forse, oggi il podio sarebbe stato possibile. Ma forse sarei finito a terra. Difficile saperlo. Quando ho superato Aleix (Espargaro, che occupava la quarta piazza) ho spinto per due o tre giri per aprire un varco. Poi ho controllato, dietro a Pecco (Bagnaia). Non potevo permettermi di fare due errori, ieri e poi anche oggi. Ho preferito finire la gara e avere un buon feeling, per arrivare in Austria con fiducia".
Amarezza per Acosta
Nono sotto la bandiera a scacchi a sedici secondi da Bastianini, Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3) ha indicato in Silverstone un tracciato che non faceva risaltare le qualità della RC16, che si esprimono soprattutto in staccata e dove si usano traiettorie ‘spigolose’. La pista britannica, al contrario, è decisamente scorrevole.
Dall'esordiente, poi, un appunto sul metodo di lavoro del marchio austriaco: "Siamo arrivati alla gara alla cieca. Penso che dovremmo iniziare a lavorare di più insieme, guardando ai problemi generali piuttosto che a quelli individuali”, ha affermato il 20enne spagnolo riferendosi al contributo degli altri piloti KTM e GASGAS sul fronte della messa a punto e dello sviluppo. “Il fatto è che i problemi che abbiamo, se non proprio gli stessi, vanno più o meno per tutti nella stessa direzione".
Vinales si sente un gambero
Il tredicesimo posto di domenica, ottenuto dopo una Sprint così così, ha fatto suonare il campanello d’allarme di Maverick Vinales, pronto a spronare il box Aprilia Racing e il reparto corse di Noale.
“Il marchio deve reagire, perché nelle ultime tre o quattro gare non siamo stati al livello di cui dovevamo essere capaci. Siamo andati di male in peggio. Non direi che la Ducati ha fatto un grande passo avanti. Noi, piuttosto, siamo andati indietro".
Miller senza contratto
Prima che a Silverstone si accendesse il semaforo verde della pitlane, Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing) ha commentato la sua situazione sul fronte del mercato, che lo vede al momento senza una sella per il 2025. Uno dei pochi posti rimasti liberi potrebbe essere nel box Pramac Yamaha.
“Fino a quando non si saranno chiuse tutte le porte, qualche speranza c’è”, le sue parole. “Onestamente, non si prospetta nulla di buono. Faremo del nostro meglio nella seconda parte della stagione. Tutte le cose belle finiscono, certo, ma in questo caso non alle mie condizioni”.
“Visto quello che ho dato a questo sport, e per quello che sento di poter ancora dare, è difficile da accettare”.
“Il massimo che posso fare è cercare di mettere in bacheca qualche risultato decente e sperare che prima o poi il telefono squilli”.
Fernandez collaudatore?
Fra i piloti in bilico c’è anche Augusto Fernandez, che lascerà il team Red Bull GASGAS Tech3. Domenica sera ha confermato di aver ricevuto una proposta per unirsi al test team Yamaha. Lui però non vuole fare il collaudatore, ma il pilota.
"Voglio correre, questa è la mia priorità. Sento di avere ancora molto da dare".
Dall’Igna sul 2025
A Silverstone Borgo Panigale ha annunciato che dal 2025 fornirà il proprio supporto ufficiale al Pertamina Enduro VR46 Racing Team, vista la partenza di Prima Pramac Racing, che attualmente schiera due GP24, verso Yamaha.
La struttura di Valentino Rossi avrà a disposizione una moto ufficiale.
Ora le Ducati factory in pista sono quattro. Nel 2025 saranno tre. Perché diminuire?
"Non ci stiamo rilassando”, le parole dei direttore generale del reparto corse emiliano, Gigi Dall’Igna. “Vogliamo vincere e faremo del nostro meglio per farlo. Non credo che avere quattro moto ufficiali invece di tre sia così importante sul fronte delle prestazioni".